John Dardis SJ.Auguri natalizi
Cari amici, stavo riflettendo di recente sulle diverse specie di natività e presepe che esistono in Europa. In Spagna, le vetrine dei negozi sono spesso piene di natività grandi, con montagne e valli, pastori, pecore, oche e anatre, ma anche angeli, soldati e re magi. C’è una gran varietà di personaggi in un paesaggio magnifico. Il nostro noviziato a Salamanca quest’anno ha fatto un presepe meraviglioso. Ha personaggi e animali di ogni tipo, la sua piccola cascata e persino qualche capanna africana. In Italia c’è una varietà ancora più ampia i natività. Ricordo che qualche anno fa ho visto in un negozio italiano le figure tradizionali di Giuseppe Gesù, Maria e l’Angelo, ma con l’aggiunta di una pastore moderno, quello di Giovanni Paolo II. Immagino ci fossero anche pop star come Bono, famosi calciatori e persino politici, come Silvio Berlusconi (era il periodo in cui cominciavano a venir fuori le rivelazioni circa la vita privata di Berlusconi). Ognuno era al presepe e prendeva parte alla Natività.
E non è proprio così? Ognuno è alla grotta. Siamo tutti lì, portando le nostre gioie e i nostri dolori, tutti i diversi problemi che abbiamo e la confusione della condizione umana. Noi siamo tutti lì, e Lui è lì, per guarire e riscattare. I presepi in Irlanda e in Gran Bretagna e America del Nord sono più contenuti. In genere hanno Maria, Giuseppe, Gesù e i personaggi principali dei pastori e dei re magi. Ma ciò rischia di mettere Betlemme e la natività a una distanza di sicurezza, di spazio e tempo. La gente rischia di dimenticare che Betlemme e la Natività non sono successi solo per la gente di duemila anni fa, ma stanno accadendo oggi per tutti noi. Dio è venuto giù per essere “Emmanuel” o il Dio con noi oggi. Un presepe irlandese di oggi dovrebbe includere quei banchieri e quegli speculatori che tanto danno hanno causato all’economia irlandese. Questo creerebbe sicuramente un dibattito interessante sul Bambino che nasce. Se guardiamo indietro all’anno trascorso nel nostro paese, chi sono i personaggi da mettere in questa Natività, nel presepe di quest’anno? Probabilmente sono coloro che sono diventati disoccupati per colpa della crisi economica, o i rifugiati e i migranti, coloro che sono in prigione o i senza fissa dimora.
Così, in questo periodo natalizio, all’inizio del nuovo anno, preghiamo perché Cristo tocchi e entri nelle nostre vite in modo nuovo. Preghiamo perché possiamo portare a Lui ciò che è incompiuto, confuso, ciò che non trova corrispondenza, sapendo che abbiamo bisogno di riscatto e guarigione. Preghiamo perché possiamo rendere “reale” l’incarnazione per coloro che incontriamo, perché possiamo portare loro la Buona Novella di Dio che è appassionato del mondo e della sua gente.
Buon 2011 a tutti e possa il Signore benedire tutto ciò che facciamo in questo tempo
vostro in Cristo
John Dardis
presidente della Conferenza dei provinciali d’Europa