Città del Vaticano. L’intervento di Padre Adolfo Nicolás al Sinodo
Pubblichiamo il riassunto dell’intervento in Scriptis, cioè non pronunciato in Aula, ma consegnato per iscritto, di P. Adolfo Nicolas SJ, Preposito Generale della Compagnia di Gesù, al Sinodo sull’Evangelizzazione in corso a Roma. Sul sito della Curia generale, in inglese, il testo dell’intervento integrale.
“In questi giorni di Sinodo abbiamo ascoltato molti di quegli aspetti che fanno delle Sacre Scritture un dono di Dio tanto prezioso.
Tuttavia continuiamo a sentire che ve ne saranno sempre di nuovi o senza risposta. Le domande che più spesso ci giungono sono di carattere pastorale. Il Popolo di Dio continua a porre la questione pastorale: come possiamo leggere le Scritture in modo che esse producano in noi, nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità tutti gli effetti positivi che la Tradizione cristiana ha proclamato nel corso dei secoli?
Permettetemi di far riferimento soltanto a uno degli aspetti concreti del più ampio ambito pastorale della questione. Questo aspetto è il cosiddetto potere “medicinale” o “trasformante” della Parola di Dio. Sono convinto che la Parola di Dio possa rivendicare una grande funzione “terapeutica” nella vita della comunità cristiana.
Ogni volta che entriamo nel mondo della Bibbia, siamo esposti a un mondo nuovo: il mondo di Dio, l’azione di Dio, l’insegnamento di Dio al suo Popolo. L’incontro, se reale, può essere sconvolgente, sorprendente, illuminante, rasserenante o consolante. Può anche essere frainteso e andare perduto.
Perciò le condizioni dell’incontro sono tutte importanti. I pastori e i ministri della Parola devono diventare di grande aiuto per incontri positivi e fecondi. Dobbiamo conoscere dove le persone si trovano veramente (diagnosis); ci occorrono le capacità per presentare la Parola (insegnamento, preghiera, catechesi biblica); ci si attende da noi che siamo una buona compagnia nell’approfondimento (contemplazione); e siamo ordinati o chiamati ad una buona direzione cristiana (servizio di carità per la comunità e la vita cristiana).
Tutto ciò significa che i pastori e i ministri della Parola hanno bisogno di una formazione alla buona diagnosis, a una saggia applicazione dei modi di lettura, a una preghiera e interiorizzazione più profonde della Parola di Dio e a un accompagnamento significativo che aiuti il fedele a discernere l’azione dello Spirito Santo in e attraverso la lettura della Bibbia. Poiché questo è un compito delicato che richiede un profondo senso spirituale, un’adeguata formazione e discernimento nell’affidare l’incarico, sembra indispensabile che questa formazione venga inclusa nella preparazione al ministero pastorale e nei programmi di formazione permanente per tutti i sacerdoti. Inoltre tutte le parrocchie e/o diocesi dovrebbero avere accesso a centri o a persone preparate che possano offrire questo servizio a individui o comunità e che possano formare a questo importante servizio catechisti e altri ministri laici”.