Come dare gli Esercizi Spirituali dopo il Covid 19
Il Convegno AGEVO-CIS aveva come titolo: «Discernere questo tempo. Come dare gli Esercizi Spirituali dopo il Covid 19». Una riflessione volta a recuperare e valorizzare, in un discernimento personale e comunitario, il vissuto di ciascuno, come singoli, come guide di Esercizi, come parte delle comunità, civili ed ecclesiali.
Il tempo straordinario della pandemia, con l’emergenza sanitaria tuttora in corso nel nostro Paese, ha favorito l’avvio di una riflessione volta a recuperare e valorizzare, in un discernimento personale e comunitario, il vissuto di ciascuno, come singoli, come guide di Esercizi, come parte delle comunità, civili ed ecclesiali. Di qui il tema offerto dal Convegno AGEVO-CIS, svoltosi dal 24 al 27 settembre scorsi e dal titolo «Discernere questo tempo. Come dare gli Esercizi Spirituali dopo il Covid 19». Una edizione, la 25a , tutta “a distanza”, un Convegno pensato e strutturato con l’utilizzo di collegamenti multimediali, videoregistrazioni e files audio, dirette streaming su un canale Youtube dedicato ma, anche, con l’invio di materiali per la riflessione personale e per il lavoro dei gruppi organizzatisi nelle diverse zone territoriali.
Domande e opportunità
Contributi preziosi, durante le giornate di venerdì e sabato, hanno agevolato non poco l’approfondimento del tema: don Ivo Seghedoni, presbitero della Diocesi di Modena-Nonantola, ha offerto una riflessione su cosa la pandemia e il tempo successivo abbiano “svelato e rivelato” dell’esperienza cristiana in termini di prese di coscienza, stato di salute delle comunità, di modi di vivere l’esperienza pastorale; il secondo intervento, curato da Gennaro Ferrara, giornalista e conduttore di programmi televisivi su TV2000, ha avuto il focus sulla necessità di ricercare nuove opportunità pastorali di accompagnamento personale e comunitario a partire proprio da quanto si è già delineato nel tempo della pandemia. Denominatore comune dei due contributi è stato il discernimento inteso come chiave di lavoro pastorale divenuta imprescindibile e non più opzionale, modalità oggi più che mai necessaria per individuare ciò che è urgente e prioritario; un discernimento a cui riservare un tempo e uno spazio propri per sostare in ascolto di ciò che ci abita, dal dubbio alle domande più profonde. Gli interventi curati dal presidente Marino Moretti e da p. Pino Piva sj hanno quindi cercato di declinare queste riflessioni guardando alla vita dell’Associazione, al servizio quotidiano di accompagnamento e al modo stesso di dare esercizi, a partire dai contributi che le guide delle singole zone dove l’Agevo opera hanno fatto pervenire durante i mesi estivi come frutto di un discernimento avviato e tuttora in corso e che potrà essere a sua volta di aiuto agli esercitanti a vivere un periodo di rilettura del loro tempo di Covid19.
La necessità di nuovi linguaggi
La dimensione della spiritualità personale, radicata e matura, favorita dall’esperienza degli EESS e la dimensione laicale che caratterizza fortemente l’Agevo, restano i punti di partenza cui accostare da una parte le nuove opportunità offerte da questa fase, dall’altra le necessità, vissute già durante i mesi di quarantena, di dover pensare a nuovi linguaggi, mettendo a frutto la creatività, nella fedeltà alla pedagogia ignaziana, anche nell’utilizzo dei mezzi e degli strumenti digitali. La diretta streaming della mattina di domenica è stata, invece, dedicata all’annuale Assemblea dei soci Agevo con gli interventi del Presidente, del Tesoriere Gabriele Marinelli e del Rappresentante della Compagnia e con la presentazione della relazione sulle attività svolte e della relazione economica. La celebrazione eucaristica, svoltasi in forma privata nella Chiesa di San Vito a Treviso, con la consegna del mandato a otto nuove guide che hanno concluso il percorso formativo, ha segnato, infine, la chiusura di questo importante momento di formazione annuale che ha visto l’adesione, oltre che delle guide dell’Associazione, anche del Direttore del CIS p. Paolo Monaco sj e di alcuni partecipanti esterni all’Agevo stessa per un totale di circa 151 iscritti.