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Dall’Ucraina al Gonzaga campus

Hanno ritrovato di nuovo il sorriso, l’energia e la gioia di vivere. Sono i 12 giovanissimi – quasi tutti bambini, eccetto due ragazzi adolescenti – che, dal mese di aprile, sono stati accolti al Gonzaga Campus, mentre tutti i più piccoli nei plessi della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Sono arrivati con le giovani mamme perché i padri sono rimasti in Ucraina. I nuclei sono stati ospitati da alcune famiglie e uno in Casa Arrupe.

Sansha da Chernihiv

A parlare della sua accoglienza dentro la scuola internazionale è il giovanissimo Sansha di 17 anni.

“Provengo dalla Ucraina del Nord cioè da Chernihiv vicino alla Bielorussia – racconta in inglese con la traduzione italiana del suo compagno bengalese -. Da aprile frequento il IV liceo scientifico internazionale e mi sto abituando a poco a poco a questa nuova vita. Quella che sto vivendo è una bella e significativa opportunità di vita in pace. Certo in Ucraina ho lasciato i miei amici ma anche loro, purtroppo per necessità, si stanno trasferendo in altri Paesi. Siamo stati ospitati con mia mamma da una famiglia di Carini (PA). Anche a Palermo sto conoscendo nuovi amici. Il mio desiderio è quello di diventare in futuro un ingegnere informatico. Ogni tanto mi sento con mio padre che è rimasto nel mio Paese e per adesso, fortunatamente, sta bene. Spero un giorno di potere ritornare nella mia città. Grazie per tutto quello che state facendo per noi”. 

Le altre iniziative in campo

Intanto tutta la somma di denaro raccolta, tramite la vendita dei biglietti della lotteria e l’acquisto dei prodotti artigianali della fiera missionaria, confluirà in due fondi: un “fondo educazione” che permetterà di sostenere il percorso educativo dei bambini e dei giovani con minori opportunità mediante delle borse di studio e un “fondo di solidarietà” dal quale si attingerà ogni qual volta si renderà necessario per le emergenze umanitarie come quella Ucraina ma pure di altre popolazioni del mondo: le missioni a Sighet in Romania, in Ucraina, in Perù e Kenya, ma anche a Palermo, come la Missione Speranza e Carità di Biagio Conte e il Centro Astalli. La risposta dei gesuiti all’emergenza, in Ucraina e negli altri Paesi, va avanti grazie a tutto il lavoro di rete con diversi Paesi e organizzazioni nazionali ed internazionali coinvolte, coordinato dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) e della Rete Xavier.

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