Case e opere interprovinciali di Roma
Congregazione Generale 34 - Decreto 22
[462] 1. Fedele alla tradizione iniziata da S. Ignazio, e nello spirito del nostro quarto voto, la Congregazione Generale 34ª conferma l’impegno della Compagnia di Gesù per le opere interprovinciali affidateci dalla Santa Sede e riconfermateci dal papa Giovanni Paolo II nel suo discorso di apertura di questa Congregazione. Noi riconosciamo il valore del servizio che queste istituzioni rendono alla Chiesa universale in nome dell’intera Compagnia, siamo grati a coloro che le hanno sostenute, e – in un tempo in cui le possibilità che esse hanno di servire la Chiesa si fanno sempre più estese – desideriamo non solo assicurarne la continuità ma anche svilupparle ulteriormente. Chiediamo pertanto a tutta la Compagnia, e specialmente ai Superiori Maggiori che condividono con il Padre Generale la responsabilità di queste istituzioni, di unirsi in uno sforzo comune per sostenere questo importante servizio reso alla Chiesa universale.
[463] 2. Per ovviare efficacemente ad alcuni problemi, complessi e di lunga data, che mettono a repentaglio tali opere, sono necessarie delle iniziative immediate e decisive. La Congregazione Generale 34ª, pertanto, dà mandato al Padre Generale di intraprendere queste azioni:
[464] 3. a) Il Padre Generale farà eseguire un’approfondita valutazione della Pontificia Università Gregoriana, del Pontificio Istituto Biblico e del Pontificio Istituto Orientale, unitamente ad una valutazione del contributo che le singole Province danno a tali istituzioni. Questa valutazione – tenuto conto dello specifico carattere e dell’autonomia di queste istituzioni – dovrà riguardare le scelte di fondo e i programmi accademici, il reclutamento e lo sviluppo delle facoltà, la gestione finanziaria e i relativi controlli, la struttura delle comunità gesuitiche e le strutture di governo delle opere e della Delegazione per le Case Internazionali di Roma. Raccomandiamo vivamente che l’incarico di una tale valutazione sia affidato a un gruppo di persone esperte, specializzate e interessate a queste opere, includendovi sia dei rappresentanti delle opere stesse sia persone esterne ad esse, con la partecipazione del Delegato del Padre Generale. Sulla base delle raccomandazioni formulate da questo gruppo, il Padre Generale prenderà le misure necessarie affinché tali opere siano significativamente rinvigorite e se ne possa assicurare il futuro.
[465] 4. b) Il Delegato del Padre Generale avrà, per le facoltà di Superiore Maggiore da questi ricevute, la responsabilità sia religiosa che apostolica delle Case e delle Opere internazionali di Roma e dei gesuiti ad esse assegnati.
[466] 5. c) Il Padre Generale stabilirà una commissione interprovinciale permanente, composta da rappresentanti delle Conferenze dei Superiori Maggiori – tra i quali vi siano educatori e amministratori sperimentati – per assistere lui e il suo Delegato nel governo ordinario delle Case e delle Opere interprovinciali di Roma.