Dieci gruppi di lavoro sulle indicazioni della Congregazione Generale
Padre Dani Villanueva racconta come si sta procedendo in Curia Generalizia per attuare le indizioni dell’ultima Congregazione Generale
Qualcuno potrebbe pensare che una volta conclusa la Congregazione Generale – più di un anno fa – la Curia generalizia abbia cessato di interessarsi alla Compagnia universale. Niente di più lontano dalla realtà. L’attività del nostro quartier generale è influenzata dalle indicazioni che la Congregazione ha affidato al governo centrale dei Gesuiti.
Sebbene il lavoro principale della Curia a Roma sia quello di sostenere il Padre Generale nella sua missione di guidare la Compagnia di Gesù, in questo primo anno di governo gran parte del lavoro si è sviluppato attorno alle domande poste dalla Congregazione Generale alla fine del 2016. Per farlo, e sotto la guida del nuovo Assistente generale per il discernimento e la pianificazione, sono stati creati 10 gruppi di lavoro che stanno monitorando i diversi argomenti che GC36 ha indicato.
Le questioni vanno dalla revisione della formula della Congregazione allo studio dei modelli di governance per le nostre reti globali. Molti gruppi si concentrano sulla revisione e valutazione di alcuni processi in corso, come la ristrutturazione di province e regioni, modelli di Conferenze provinciali, politiche pastorali e di ministero o statuti di povertà. Altri gruppi hanno obiettivi più innovativi come cercare di promuovere la solidarietà all’interno della Compagnia o accompagnare la revisione delle preferenze apostoliche universali.
Alcuni dei comitati di lavoro stanno iniziando a dare i loro frutti e stanno già fornendo raccomandazioni al Padre Generale. Altre commissioni stanno analizzando tematiche che andranno avanti per tutto il 2018 e anche per una parte del 2019. È importante menzionare che ogni squadra è composta da persone della Curia e persone esterne (gesuiti o laici) con competenze specifiche in materia. Questo mix sta generando una dinamica interessante e intensa di conversazioni, consultazioni e incontri, sia a livello virtuale che a Roma. Basta guardare l’elenco degli invitati in Curia, o il mix di persone che si incontrano nella sala da pranzo durante i pasti, per immaginare l’impatto promettente che questo modo di procedere sta avendo e continuerà ad avere nella nostra sede e oltre.