Esercizi Spirituali e Laudato si’
Come l’ecologia integrale interroga il modo di dare gli Esercizi. Se ne è parlato dal 5 al 7 marzo 2021, al Convegno CIS per guide di Esercizi Spirituali e operatori ignaziani, a cui hanno partecipato 130 persone di varie vocazioni ecclesiali, carismi e associazioni.
Il convegno, che si è svolto on line, ha favorito la riflessione di tipo metodologico sul modo in cui la Laudato si’ provoca a ripensare, secondo una prospettiva “integrale” e “interconnessa”, la proposta degli Esercizi nelle loro varie declinazioni.
Mauro Bossi SJ e Paolo Foglizzo, redattori della rivista «Aggiornamenti sociali», hanno condotto un laboratorio di ricerca sull’utilizzo dell’Enciclica come materia per gli Esercizi Spirituali. Venerdì pomeriggio si è condivisa l’esperienza di preghiera sui testi della Laudato si’, proposta in preparazione al convegno attraverso tre schede di preghiera, per sperimentarne in prima persona l’efficacia e le difficoltà. Sabato mattina si è lavorato su due esercizi: la chiamata del re (cfr. EESS nn. 91-98) e le due bandiere (cfr. EESS nn. 136-147). Nel pomeriggio sono state elaborate delle giornate di ritiro sulla contemplazione della bellezza, uno dei temi chiave dell’Enciclica.
Il laboratorio, che ha privilegiato la ricerca in comune, ha suscitato uno sguardo più profondo e un ascolto più intenso della realtà sociale e quotidiana, una maggiore sintonia con la Chiesa, la spinta a cercare nuovi linguaggi e adattamenti per dare gli Esercizi anche a non credenti e persone in ricerca. Ci si è interrogati su come integrare i documenti del Magistero nelle varie proposte di Esercizi Spirituali. Il Convegno ha fatto emergere il desiderio di vivere in modo più consapevole l’ecologia integrale per elaborare delle proposte di Esercizi alla luce dell’esperienza personale.
Domenica mattina si sono condivisi i punti di forza e di debolezza della rete CIS. E’ emersa la richiesta, alle guide di esercizi e operatori ignaziani, ai territori, alle associazioni e ai centri di spiritualità, di crescere nella responsabilità personale e corresponsabilità reciproca per coordinarsi di più e meglio; per mettere in comunione esperienze e competenze personali e collettive; per condividere fatiche e gioie nel servizio di accompagnatori; per comunicare al popolo di Dio il desiderio di essere una cellula di Chiesa viva, contemporanea, credibile!