Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Chiese Famiglie ferite, il cammino pastorale della comunità di Catania
Chiese

Famiglie ferite, il cammino pastorale della comunità di Catania

Riammessi alla comunione sacramentale dopo un lungo percorso di attesa e discernimento: la testimonianza della parrocchia del SS. Crocifisso

Ci sono date che non si dimenticano, giorni che segnano la vita, eventi speciali che ci “danno” alla vita.

È stato certamente così per la nostra comunità parrocchiale del SS. Crocifisso dei Miracoli domenica 23 luglio. Alcuni nostri fratelli e sorelle, tre coppie, sono stati riammessi alla comunione sacramentale dopo un lungo percorso di attesa e discernimento, come previsto dalle linee guida della Conferenza episcopale siciliana. Si tratta di Anna e Puccio, Patrizia e Pietro, Emanuela ed Alfonso.

È importante ricordare il loro nome perchè con il loro nome sono stati chiamati, attesi, amati dal Padre e riabbracciati dal Figlio nella comunione condivisa con tutta la comunità, mentre il soffio benedicente dello Spirito li ha alimentati e preceduti, donando al loro cuore un desiderio profondo ma paziente di questo nuovo battesimo.

Hanno camminato Anna e Puccio, Patrizia e Pietro, Emanuela ed Alfonso. Hanno portato con coraggio le loro vite, le loro storie e le loro ferite insieme ad altri compagni di strada, accolti e guidati da pastori che hanno saputo guardare non alle fragilità ma al desiderio di ricerca e di pacificazione, mettendosi con loro in attesa ed in ascolto.

La loro esperienza in parrocchia è cominciata circa quattro anni fa quando p. Mario Farrugio venne incaricato di seguire il gruppo delle famiglie ferite, di quanti cioè abbiano vissuto e sofferto le lacerazioni di matrimoni interrotti, di convivenze difficili, di nuove unioni segnate dalla speranza e da nuovi patti di fedeltà ed amore.

Il gruppo è eterogeneo per provenienze, personalità, esperienze. L’orizzonte è  Gesù, motore ne è la fede.

Questa piccola comunità cresce e si consolida nell’appartenenza alla comunità parrocchiale di cui condivide la vita e le attività che si realizzano, aprendosi progressivamente e con generosa umiltà al servizio.

Quando p. Mario si trasferisce, p. Gianni Notari raccoglie l’esortazione dei padri sinodali affinchè i pastori si pongano in accompagnamento delle fragilità di questi fratelli, nella prospettiva del discernimento e della ricerca.

Misericordia dunque e non giudizio, cammino ed ascolto con attenzione a tutta la comunità, ai suoi tempi, alle sensibilità, accompagnando tutti a ricevere questo segno profetico di grazia.

Progressivamente si sente il bisogno di liberarsi del grigiore di definizioni quali famiglie ferite, irregolari, divorziati/risposati, di parole che marchiano, pronunciate con disagio ed un certo senso di incoerenza, per restituire al proprio cammino tutti i colori della speranza, della pace e della fecondità: Gruppo arcobaleno!

La ferita che ha segnato la vita di ciascuno di questi fratelli, è stata feritoria attraverso cui la Misericordia è passata, illuminando e facendo nuove tutte le cose che oggi hanno un altro nome.

Il 23 luglio 2017 è un giorno speciale che non dimenticheremo. Tutta la comunità si è riunita, per vivere e celebrare con grande gioia questo dono di Grazia, che si fa segno vivo di una comunione che non si è mai interrotta nel cuore di Dio così come in quello di  Anna, Puccio, Patrizia, Pietro, Emanuela, Alfonso e di tanti altri che come loro si sono messi in cammino “dentro” la Chiesa, con umiltà ed obbedienza.

Questa nuova comunione sacramentale allora è davvero anche un nuovo battesimo con un’acqua che porta nuova vita alla Parrocchia ed a tutta la Chiesa. Insieme alla Chiesa, abbiamo aperto una nuova Porta santa, una porta alla quale insieme, come comunità in cammino e in uscita, abbiamo bussato.

Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perchè chiunque chiede riceve,  chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. (Mt 7, 7-8)      

Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. (Ap 3,20)

Angela Giarrizzo

Ultime notizie
Esplora tutte le news