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GenerAzioni

Nasce all’interno della riflessione e dell’impegno pluriennale dell’Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe” a Palermo, il cammino di GenerAzioni, nel solco della scuola di formazione politica ideata da p. Bartolomeo Sorge nel 1986, modello per tante realtà in diverse parti d’Italia. “Un cantiere per leader di comunità” spiega p. Gianni Notari SJ “impegnati nella rigenerazione dei territori, in grado di individuare le problematiche e le opportunità”.

Il percorso

“Punto di partenza è sempre l’analisi del contesto, a cui segue una concreta interazione con chi vive quotidianamente le problematiche di una cittadinanza spesso negata. Ogni tappa viene scandita da soste attraverso le quali si verificano i passi compiuti e si rilanciano idee e intuizioni per dare qualità alle azioni che seguiranno. Questa esperienza viene confrontata regolarmente con le buone pratiche presenti nei luoghi dove viviamo”.

L’ispirazione al Paradigma Pedagogico Ignaziano offre ai partecipanti un’occasione per sperimentare un percorso di rilettura della vita e di accesso all’originalità personale che si riflette nella produzione di un dossier di lavoro che tiene memoria di tale processo. La presenza di un tutor pedagogico, assegnato a ciascun partecipante, accompagna tale percorso.

I partecipanti

La proposta ha raccolto l’interesse di quaranta persone dai 18 ai 55 anni, con esperienze di impegno civile, di tipo culturale, educativo, sociale, politico, economico. di donne e uomini provenienti dal palermitano e da altre provincie della Sicilia. Dopo un colloquio conoscitivo, un’analisi del curriculum e della capacità di leadership a cura dello staff dell’Istituto “Pedro Arrupe”, i partecipanti al percorso hanno iniziato il cammino formativo con il convegno inaugurale nell’aprile del 2023 e lo concluderanno nel giugno del 2024 con eventi pubblici di restituzione della propria ricerca e con il rilancio dell’azione attraverso un impegno coordinato nei territori.

Le risposte

“Il primo risvolto concreto che abbiamo intercettato consiste nella volontà da parte dei partecipanti di svolgere al meglio – e sino alla fine – il percorso intrapreso. Al contempo operiamo per far crescere la comunità di GenerAzioni sorta sin dai primi incontri. Dal confronto di comunità è emerso che molti partecipanti hanno voglia di impegnarsi nella città, nei territori, nei contesti di appartenenza. Nel gruppo ci sono profili e professionalità con variegate esperienze e sensibilità; tale pluralità potrebbe indurci a ipotizzare un diversificato impegno che possa riguardare tanto l’innovazione sociale, connessa al terzo settore e alla cittadinanza attiva, quanto l’impegno diretto in politica. Perciò cominciamo ad intendere GenerAzioni come quella casa nella quale abitano coloro che intendono operare nel sociale e quelli che desiderano impegnarsi in politica nella logica del Paradigma della generatività”.

Formarsi per partecipare e curare le comunità: l’appello-proposta

“Dinanzi alla crisi della politica riteniamo che occorra invertire la rotta. Siamo convinti che sia necessario uscire dalla dimensione privata e dalle personali autoreferenzialità per volgerci alla costruzione delle comunità. Per far ciò serve innescare, esercitare e implementare tutti quei processi di partecipazione pubblica. Siamo così invitati a ricostituire occasioni di confronto democratico, di analisi, di approfondimento e di proposta per immaginare e definire insieme le traiettorie per il presente e il futuro delle nostre città come, ad esempio, frequentare i luoghi dove sono prese le decisioni che riguardano la vita di tutti noi, a partire dai consigli comunali. Attraverso queste dinamiche di partecipazione, pensiamo che la politica abbia la possibilità di uscire dalla crisi in atto e di riacquistare centralità e capacità progettuale.

Inoltre, per noi risulta fondamentale formarsi per partecipare. Infatti, è urgente agire per una capillare formazione alla cittadinanza attiva capace di educare alla partecipazione democratica, di conoscere e accogliere le esperienze dei territori, di includere le diversità e di tutelare le persone. Il nostro non è più il tempo per concentrarsi sulla formazione di una classe dirigente bensì sulla costituzione di comunità consapevoli e responsabili in grado di avere uno sguardo progettuale lungo, profondo e radicato sui valori costituzionali.

Infine siamo chiamati a curare le nostre comunità. Per far ciò non abbiamo bisogno di un nuovo partito, ma di un nuovo metodo che metta in connessione permanente le buone pratiche di partecipazione civica, presenti nel nostro territorio e a livello nazionale, capaci di proporre e sostenere politiche pubbliche inclusive.

Questo “sogno” lo abbiamo formulato nel nostro appello-proposta – frutto delle riflessioni maturate durante la Summer school svoltasi dal 20 al 23 luglio a Gibilmanna (PA) animata da un laboratorio sperimentale di ricerca e formazione intitolato Impegno civile e sociale: praticare il futuro in modo partecipato – intitolato “Generiamo il cambiamento”.

Leggi e sottoscrivi l’appello proposta sul sito dell’Istituto Arrupe

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