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Gregoriana: un corso sulla sinodalità, consigliato a tutti

A partire da venerdì 26 novembre, la Facoltà di Teologia della Pontificia università Gregoriana avvia il corso “Sinodo” e “sinodalità”: approcci teologici, rivolto non solo ai propri studenti, ma a chiunque abbia a cuore la vita della Chiesa. L’avvio del processo sinodale interpella infatti anche la teologia ad approfondire il tema della «Chiesa costitutivamente sinodale», per integrarvi dialogicamente visioni e competenze, esperienze e inquietudini, tradizione e letture attente ai “segni dei tempi”.

Padre Philipp Gabriel Renczes, SJ, decano della Facoltà di Teologia, ci spiega le finalità dell’iniziativa.

– Come è nata l’idea di un corso sulla sinodalità?

«Le dichiarazioni di Papa Francesco e della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi danno un’idea della straordinaria opportunità che il processo sinodale offre a ciascuno di noi la possibilità di guardare alla Chiesa e alla vita di fede – uno sguardo senza paura del realismo, ma allo stesso tempo fiducioso in quanto consapevole che il cammino da percorrere è sostenuto dallo Spirito Santo. Riflettererealisticamente e con fiducia sulla Chiesa e sulle espressioni della fede è esattamente ciò che cerchiamo di fare in teologia: scoprire come possiamo pensare la fede e la Chiesa nel tempo presente in modo da rimanere autenticamente ancorati al Vangelo, alla tradizione della Chiesa e non ultimo a noi stessi ed essere rilevanti nelle nostre riflessioni per coloro che cercano risposte alle grandi domande dell’umanità. In altre parole, c’è una forte sintonia tra il processo sinodale che si sta svolgendo a diversi livelli nelle varie diocesi del mondo e il lavoro teologico, la quale ora dà alla Facoltà di Teologia della Gregoriana la possibilità di contribuire in maniera più mirata alla promozione dello stesso processo sinodale con gli strumenti che le appartengono».

– Il corso è aperto a tutti, ma è effettivamente accessibile anche a chi non ha dimestichezza con studi di teologia?

«Direi che un test per sapere se il corso è adatto a noi, se sì o no, è la lettura di alcuni capitoli (si sa che le encicliche sono lunghe!) dell’enciclica “Laudato sì” o “Fratelli Tutti” di Papa Francesco. Chi trova queste letture interessanti e importanti al punto da desiderare di volerle ulteriormente discutere e approfondire, possiamo dire che soddisfa le “richieste” implicite per l’iscrizione a questo corso. Nel materiale di presentazione del corso viene menzionato specificamente chi desidera approfondire il tema della sinodalità, Vescovi e responsabili dei processi sinodali diocesani, insegnanti e studenti di altre università, sacerdoti, diaconi, operatori pastorali, insegnanti di religione cattolica e insegnanti di scuola primaria e secondaria.

Aggiungo che questo corso si caratterizza per il suo metodo “dialogico” che in ogni momento favorisce l’interazione tra relatori e uditori. Si realizza in forma di webinar, una formula che faciliterà la possibilità di porre domande e manifestare il desiderio di approfondimento e precisazione laddove sarà utile o necessario».

– Chi sono i destinatari “ideali”?

«Non credo che esista il profilo “ideale”, così come non credo ve ne sia uno per i candidati interessati allo studio teologico, a cui si rivolge il nostro annuale Programma degli Studi. Sono le persone “reali” che si iscrivono alla Facoltà di Teologia, e in questo caso a questo corso. Sono le persone “reali” quelle a cui i nostri docenti sono chiamati ad offrire un insegnamento che cresce e si sviluppa proprio in ascolto delle domande di cui i partecipanti sono portatori. Certo, se devo pensare a un tratto che accomuni effettivamente tutti i partecipanti di questo corso, un tratto per così dire “indispensabile”, allora direi questo: avere a cuore la vita della Chiesa e avere il coraggio di dedicargli un tempo di riflessione».

– Come si sviluppano lezioni, secondo quale filo?

«Il corso è articolato in due blocchi che strutturalmente mirano a rafforzare il carattere del dialogo. Ogni incontro del primo blocco (26 novembre 2021 – 21 gennaio 2022) si concentra su una prospettiva specifica rispetto alla domanda generale “A che punto siamo con la sinodalità?”, e troverà la sua controparte in un appuntamento del secondo blocco (25 febbraio – 1° aprile 2022), in cui l’angolazione specifica della tematica affrontata nel primo giro viene ripresa e sviluppata in una prospettiva più ampia e spesso transdisciplinare.  Così, mentre negli incontri 1-6 saranno evidenziati i principali impulsi che formano il fondamento teologico della Chiesa sinodale, come la spiritualità, il concetto chiave di “popolo di Dio”, l’opera dello Spirito nel processo sinodale, il rapporto tra sinodalità e vita sacramentale della Chiesta, nei successivi incontri 7-12 queste stesse tematiche saranno rivisitate nuovamente, insieme ad esperti del diritto canonico, della filosofia, della teologia spirituale, e di un rappresentante delle Chiese Orientali».

– Chi sono i docenti?

«Il nucleo coordinatore di questo corso è costituito da un gruppo di nostri docenti di Teologia Dogmatica particolarmente interessati al tema del “sinodo” e della “sinodalità”, anche impegnati, per incarichi affidati loro dalla Santa Sede, nel coordinamento del processo sinodale. A questo gruppo si sono uniti un biblista e un patrologo, anch’essi della nostra Facoltà, perché abbiamo ritenuto importante includere, sin da subito, i momenti fondanti della sinodalità nelle nostre riflessioni. Il dialogo con gli esperti di campi di ricerca affini, nel secondo turno, è molto promettente. A loro è stato chiesto di entrare in una discussione con i nostri docenti sulla base della relazione presentata nel primo turno. Con questo, penso che ci sia una buona premessa per fare esperienza concreta di uno dei principi essenziali del processo sinodale, cioè l’ascolto reciproco».

Calendario del corso e iscrizioni

I dodici incontri si svolgeranno il venerdì, dalle ore 16 alle ore 17:30, nelle seguenti date: 26 novembre; 3, 10, 17 dicembre; 14 e 21 gennaio 2022; 25 febbraio; 4, 11, 18 e 25 marzo; 1° aprile. Per gli iscritti esterni la partecipazione è prevista in sola modalità online.

Il corso corrisponde a 3ECTS e per i docenti IRC può valere come Corso di aggiornamento.

Le iscrizioni sono aperte fino al 15 dicembre.

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