Malesia, la Chiesa annuncia il Vangelo in solidarietà con i poveri
Padre Jerry Rosario SJ lavora su come rispondere all’appello lanciato da papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’: “Abbiamo bisogno di tutelare la natura in quanto creata da Dio, che sostiene la vita dell’umanità anche attraverso la Creazione”.
“In Malesia, la Chiesa offre una testimonianza evangelica di semplicità e vicinanza ai più poveri tra i poveri che sono i migranti, gli sfollati interni, i disoccupati, gli anziani vulnerabili, le vedove e gli orfani, gli indigeni”: lo racconta all’Agenzia Fides padre Jerry Rosario, SJ, sacerdote gesuita e attivista per i diritti umani.
Tra le esperienze citate, la diocesi di Sabah in Malesia si è impegnata a rafforzare l’azione pastorale attraverso le opere sociali, in sintonia con il magistero di Papa Francesco e la sua enciclica “Laudato Si”. L’intento – rileva il Gesuita – è realizzare una “comunione delle comunità”. “Per concretizzarlo – osserva – dobbiamo prima essere in comunione con i poveri e gli emarginati. L’opzione preferenziale per un servizio prioritario ai più poveri è una necessità di questo momento storico”.
Don Rosario, professore di teologia, parla anche di come rispondere all’appello lanciato da Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’ e dice: “Abbiamo bisogno di tutelare la natura in quanto creata da Dio, che sostiene la vita dell’umanità anche attraverso la Creazione”.
Il prete offre alcuni semplici suggerimenti: “Ogni cittadino dovrebbe riutilizzare tutto ciò che potrebbe essere riutilizzato e imparare a riciclare i materiali di uso quotidiano. Ogni volta che si taglia una pianta o che si abbatte un albero, ne andrebbe ripiantato uno nuovo, in modo da mantenere l’equilibrio nella Creazione. Squilibrio significa ingiustizia”.
“La Chiesa in Malesia – conclude – è chiamata a vivere in solidarietà con i più poveri e i più vulnerabili nella società. Essere solidali con loro significa operare per il loro sviluppo integrale e la loro dignità, secondo il messaggio del Vangelo”. (SD) (Agenzia Fides 8/10/2018)