Napoli. Legalità, ambiente e sviluppo: il Gesù nuovo premia gli studenti delle superiori
Progettare il futuro contro la rassegnazione, la camorra e i rifiuti: è stato questo l’invito partito, il 4 maggio scorso, dal dibattito tenuto presso la Sala Valeriano in Piazza del Gesù. L’incontro è stato organizzato dal Centro culturale “Gesù Nuovo” in occasione della premiazione degli studenti vincitori del Premio “Legalità, ambiente e sviluppo 2012/2013”. L’evento, organizzato e condotto dai gesuiti del Centro, sotto lo slogan “Vivere nei rifiuti, morire per i rifiuti: contro la rassegnazione e la camorra progettiamo il futuro”, ha visto il confronto tra Francesco Della Corte (Fondazione Generale Ignazio Milillo e associazione Fare Ambiente), Raffaele Del Giudice (presidente ASIA Napoli), Sergio Costa (Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato a Napoli), Diego Bouchè (direttore generale dell’USR Campania). Durante l’incontro si è parlato di legalità, rispetto dell’ambiente, raccolta differenziata, mafie e commercio di rifiuti tossici, energie alternative da fonti rinnovabili, riciclo dei materiali e, soprattutto, del ruolo dei giovani nel futuro della città.
L’Istituto Tecnico Industriale “Leonardo da Vinci” di Napoli, è intervenuto con una nutrita delegazione di allievi e docenti, accompagnata dal dirigente scolastico, Annabella Marcello, per condividere la gioia degli allievi vincitori, appartenenti alle classi IV A e IV B. “Il momento per me più emozionante è stato, comunque, quello in cui il mio alunno Leo Macro è stato premiato per il suo racconto originale “Recycling Project”. Leo è un ragazzo serio, riservato e sensibile e forse queste sue doti gli hanno consentito di scrivere parole che hanno toccato il cuore dei membri della Commissione giudicante”, dice Daniela Nappa, una delle docenti.
“Il Concorso bandito dal ‘Centro Culturale Gesù Nuovo ha offerto la possibilità di dare libero sfogo ai nostri pensieri riguardanti una problematica che da anni affligge la nostra città. Grazie a questa opportunità è stato possibile rendere tangibile ogni sensazione e preoccupazione per il futuro e spronare noi ragazzi a riparare agli errori commessi con parole, poesie, racconti. L’incontro del 4 maggio è stato interessante e ha arricchito le mie conoscenze di questo mondo burocratico, difficile e talvolta corrotto”, aggiunge Leo Macro, uno dei vincitori.