Padre generale. “La Compagnia presti più attenzione ai giovani”
“Carissimi, Dio ha molto a che fare con i giovani e la loro gioia”. Inizia così la lettera, datata 21 ottobre, che il Padre Generale ha inviato a tutti i superiori maggiori. Padre Nicolás centra le cinque pagine del testo sull’importante sfida dell’Apostolato Giovanile, argomento delle lettere ex officio 2011. “Vorrei contribuire a questo processo di discernimento condividendo con voi alcune riflessioni personali su ciò che io credo i gesuiti possano fare oggi in questo importante campo del ministero per i giovani. Vorrei presentare e organizzare le mie riflessioni con l’ausilio di una semplice storia. Un medico voleva che il figlio diventasse un medico come lui, ma il figlio disse al padre che voleva diventare un pittore. Il buon dottore replicò in tre frasi: “(1) Figlio mio, ho sempre voluto il meglio per te e ho sognato che saresti diventato un bravo medico come me. (2) Ma voglio dirti che sono molto felice di vederti diventare un buon pittore. (3) Così mi consenti di accompagnarti nella vita che hai scelto”. Dopo aver sviluppato la riflessione a partire dalle suggestioni di queste tre frasi, Padre Nicolás conclude: “Leggendo e riflettendo sulle lettere annuali di quest’anno con il mio Consiglio, si è accresciuta in me la convinzione che il Signore stia chiamando tutta la Compagnia a prestare molta più attenzione al servizio ai giovani. Avere istituzioni di successo non ci esonera dal discernere se stiamo dando il miglior servizio possibile che il Signore ci chiama a dare in questo momento e se l’accompagnamento che i giovani ricevono da noi è adeguato. Spero che le brevi riflessioni offerte in questa lettera siano recepite come un invito a esaminare noi stessi, le nostre comunità, le nostre opere, le nostre Province e le nostre Conferenze, e a promuovere un nuovo e creativo discernimento apostolico”.