Roma. Centro Astalli, l’abbraccio di Francesco ai rifugiati
E’ stato toccante e intenso l’incontro di Papa Francesco con i rifugiati al Centro Astalli. Il Pontefice è arrivato alla mensa del Centro Astalli (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia) e ha salutato con affetto e semplicità le persone che, come ogni giorno, erano in fila per un pasto. Poi è entrato a salutare un gruppo di rifugiati e si è intrattenuto con loro.
Al termine della sua visita alla mensa il Santo Padre si è recato nella Chiesa del Gesù, luogo fortemente simbolico e significativo, perché lì si trova la tomba di Padre Pedro Arrupe, fondatore del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, a cui i Papa ha reso omaggio insieme a una famiglia di rifugiati egiziani.
Oltre a padre Giovanni La Manna, presidente del Centro Astalli, hanno rivolto un saluto a Papa Francesco Carol, rifugiata siriana, e Adam, sudanese del Darfur.
Nel suo discorso il Pontefice ha esortato a non aver paura delle differenze e a impegnarsi insieme per la causa del bene comune e della dignità dell’uomo. In particolare ha esortato la Chiesa a compiere gesti concreti e coraggiosi di accoglienza: “I conventi vuoti non servono a aprire alberghi e fare soldi: sono per la carne di Cristo, sono per i rifugiati”.