Il saluto a “Nico”, che “ha guidato la Compagnia con umorismo, con generosità e, soprattutto, con amore”
P. John Dardis racconta il saluto a padre Adolfo Nicolás partito per Manila. La gratitudine dell’intera Compagnia e il profondo affetto di chi ha lavorato con lui in Curia
Roma, mercoledì 15 febbraio. Alle 9 l’aria è ancora fredda, ma il cielo è azzurro – una promessa di calore nel corso della giornata. La comunità dei gesuiti della Curia si è raccolto davanti alla porta, insieme a collaboratori laici, per salutare padre Adolfo Nicolás. Sta lasciando Roma dopo oltre 8 anni di servizio come Superiore Generale. Abbraccia ognuno di noi, a sua volta, offrendo una parola di incoraggiamento o la condivisione di un ricordo speciale. Si sofferma un po’ più a lungo per parllare e abbracciare il suo successore, Arturo Sosa.
Poi si volta, saluta, entra in una semplice utilitaria e via, alla volta dell’aeroporto di Fiumicino. E’ sulla strada per Manila. La prossima tappa del suo viaggio da gesuita.
Tante cose sono accadute da quando Adolfo Nicolàs è entrato in carica nel gennaio 2008: la sua enfasi sulla creatività legata alla profondità; la sua esortazione a evitare distrazioni; la sua lettera sulla ristrutturazione delle Province; la sua forte sottolineatura sulla costruzione della squadra in Curia; la sua saggezza; la sua formazione unica proveniente da un mix di primi anni di vita in Spagna con anni successivi trascorsi in Oriente; il suo amore per i poveri; tutto questo è ricordato con affetto nella Curia e, anzi, in tutto il mondo.
Durante il periodo in cui è stato Generale, forse il più grande cambiamento nella Chiesa e nella Compagnia, è stata l’elezione di Jorge Mario Bergoglio come papa Francesco. Abbiamo avuto un Papa che usa la terminologia ignaziana; che promuove il discernimento; che vive semplicemente; che ama i poveri; che parla un linguaggio ordinario.
Papa Francesco si è relazionato in modo semplice e con affetto ad Adolfo Nicolás. Questo affetto è stato evidente quando il Santo Padre è venuto a visitare la Curia, domenica 12 febbraio, per il pranzo d’addio con Adolfo Nicolás. E ‘ stato un momento semplice: non grandi discorsi a eccezione del sentito tributo di Joaquín Barrero, il Superiore locale. Il Papa ha voluto venire e onorare questo uomo con il quale ha percorso gli ultimi anni e con il quale ha costruito un forte rapporto di fiducia e di affetto.
Molti di noi sono profondamente commossi, quando pensano al servizio che ha fatto Adolfo Nicolàs – ‘Nico’ per i suoi amici dall’Asia -. Sappiamo quanto gli sia costato. Abbiamo apprezzato il modo in cui ha guidato la Compagnia con umorismo, con generosità e, soprattutto, con amore.
Gli auguriamo ogni bene, ora che inizia una nuova vita a Manila. Ad multos annos.
John Dardis SJ