Torino.Al Sociale approda lo studio del cinese
Favorire l’integrazione tra Italia e Cina attraverso l’apprendimento di quella che oggi è la lingua più parlata al mondo. E’ l’obiettivo del nuovo corso di lingua cinese, rivolto agli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado di Torino e agli adulti (universitari e non), promosso dall’Istituto Sociale – uno dei sei collegi della rete di scuole dei gesuiti italiani – e dalla Fondazione Italia Cina. L’iniziativa – che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni dei 130 anni della fondazione dell’istituto – è stata presentata il 31 gennaio presso il Comune di Torino e ha visto anche la partecipazione del sindaco della città Piero Fassino, ex alunno del Sociale. “Una istituzione educativa come la nostra che desidera accompagnare oggi i ragazzi a essere protagonisti del mondo del futuro non può non cogliere la sfida di aprirsi ai nuovi orizzonti globali che la nostra epoca ci presenta. Già due anni fa – ricorda P. Vitangelo Denora, Rettore del Sociale e Delegato per i collegi dei gesuiti in Italia – portando i nostri ragazzi in viaggio di istruzione a Pechino ci accorgemmo di quale grande opportunità di crescita fosse guardare il mondo da un’altra parte entrando in contatto con una cultura così diversa e così grande”. Questa opportunità prende spunto dagli insegnamenti e dalla vita del gesuita missionario Matteo Ricci, matematico, cartografo, che fra il 1582 e il 1610 tanto si adoperò nello studio della lingua cinese. “L’Istituto Sociale è una realtà che per storia e prestigio si distingue nella formazione in Italia e per questo siamo felici di poter collaborare insieme”, ha dichiarato Cesare Romiti, Presidente della Fondazione Italia Cina. Fassino ha precisato che “Torino è una città che vive di relazioni internazionali, con una società sempre più multiculturale, la sola comunità cinese conta quasi seimila persone, per cui ben vengano iniziative di questo genere”. Le lezioni che si terranno all’Istituto Sociale, avranno inizio il prossimo 22 febbraio mentre le iscrizioni si chiuderanno il 13. I corsi saranno tenuti da docenti qualificati, italiani e madrelingua, della Scuola di Formazione Permanente della Fondazione Italia Cina.