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Una domanda tra le montagne: “Come essere ribelle oggi?”

Presentazione di un libro presso la comunità dei gesuiti di Villapizzone a Milano

Cinque giorni di condivisione ed escursioni ai piedi delle cime del Parco dell’ Adamello: undici giovani tra i 18 e i 34 anni si sono dati appuntamento dal 19 al 23 agosto per riflettere su cosa significhi “essere ribelli” oggi.

In auto in un punto indefinito della strada che porta all’Appennino modenese: “Museo fratelli Cervi!”

“Eh…Andiamo”. 

Giriamo l’auto.

Un paio d’ore dopo stiamo mangiando nel parchetto che c’è di fronte al museo. “Ma tipo: oggi, tu, per cosa saresti disposto a dare la vita?” 

Un paio di settimane dopo: Rebel Rebel, cinque giorni di condivisione ed escursioni nella selvaggia cornice della Val Breguzzo, ai piedi delle cime del Parco dell’ Adamello. Un’esperienza nata anche dall’incontro con Percorsi di Vita, associazione per la promozione di cammini di maturazione umana e spirituale, desiderosa di supportare giovani “qualsiasi” nel rendersi generativi insieme agli altri.

Rebel Rebel

Immersi nell’incredibile paesaggio attorno a Malga Giuggia  (1.700 metri di altitudine, un profondo silenzio rotto solo dalle campane delle vacche al pascolo e per vicini di casa Florika e suo marito, il malgaro) nel comune trentino di Sella Giudicarie, undici giovani tra i 18 e i 34 anni si sono dati appuntamento dal 19 al 23 agosto per riflettere su cosa significhi “essere ribelli” oggi.

Rebel rebel fa (quasi) rima con no label, niente etichette. Le protagoniste e i protagonisti del campo avevano provenienze geografiche, età, fedi religiose e contesti di riferimento diversi. Una ricchezza di vedute che si è manifestata più volte durante le attività e le chiacchierate lungo il cammino. Una condivisione che è manifesto della possibilità e soprattutto della bellezza della fraternità universale.

Le attività, condotte anche da personaggi di rilievo internazionale come Piergiorgio Reggio, esperto di pedagogia degli oppressi, hanno seguito un percorso che è partito dalle ribellioni personali che caratterizzano la vita di ciascuno, per poi approdare a riflessioni e stimoli sulle possibilità di ribellione nella società di oggi, con temi di carattere sociale, politico ed economico.

A scandire le giornate la “Vita di Mosè” – prezioso strumento quotidiano di supporto alle meditazioni, al silenzio, alla riflessione personale, grazie all’accompagnamento (scritto!) di Carlo Maria Martini – e le escursioni in alta montagna lungo i sentieri poco battuti della Val Breguzzo.

Il Mar Rosso quotidiano

In un’estate dove l’offerta di proposte formative per giovani e giovanissimi si è assottigliata tantissimo, Rebel Rebel – con le dovute precauzioni e misure anti-contagio – ha rappresentato un piccolo atto di ribellione che speriamo possa darci nuovi strumenti e nuove energie per affrontare i nostri “passaggi del Mar Rosso” nella vita di tutti i giorni, come suggerito da Francesco Cavallini sj, con cui, dopo una partita a calcio, abbiamo chiuso il campo vivendo un momento di condivisione in una Messa dai caratteri universali.

Marta e Lorenzo

Rebel Rebel

Volete saperne di più? Suonateci il campanello, abbiamo appena iniziato un progetto di piccola comunità a Milano Villapizzone 😉

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