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Gesuiti News Wei Kuang Guo, ovvero Martino Martini SJ, il cartografo che conquistò i cinesi
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Wei Kuang Guo, ovvero Martino Martini SJ, il cartografo che conquistò i cinesi

A Hang Zhou una mostra per commemorare la figura del grande missionario gesuita Martino Martini

Hang Zhou (Agenzia Fides) – Una mostra dedicata all’opera cartografica del gesuita trentino p. Martino Martini (1614-1661) è stata inaugurata nella sede del Centro Cina-Italia a Hang Zhou, capoluogo della Provincia cinese di Zhe Jiang, per commemorare il 375° anniversario dell’arrivo del grande missionario in quella città. L’inaugurazione è avvenuta il 2 giugno, giorno in cui si celebra la festa nazionale della Repubblica italiana, patria di Martini. Centinaia di accademici e studiosi, cinesi e italiani, hanno preso parte dell’evento, co-organizzato dal Centro di promozione per la cultura e il commercio Cina-Italia, dal Centro studi italiano Martino Martini, da Edulife Italia-Cina e dall’Associazione per la Promozione della cultura cinese all’Estero della Provincia di Zhe Jiang.
Martino Martini, in cinese Wei Kuang Guo, storico, geografo, cartografo, ma soprattutto missionario gesuita, è universalmente riconosciuto e apprezzato come pioniere dello scambio culturale tra Cina e Italia, tra la cultura cinese e quella occidentale. “Il suo contributo culturale” ha sottolineato il Presidente dell’Associazione Cina-Italia Jiang Xue Ji durante l’inaugurazione  “si è espresso anche attraverso le diverse mappe geografiche della Cina esposte nella mostra, che rappresentano un patrimonio storico dal valore inestimabile. Un ‘trofeo’ dello scambio culturale, scientifico  e di amicizia tra Cina e Italia, tra Cina e Occidente”.
La città di Hang Zhou non ha mai dimenticato p. Martino, dedicandogli un monumento commemorativo che sorge nell’area dove si trovava un tempo il Cimitero cattolico. Si tratta di un monumento considerato patrimonio storico della Provincia. La parrocchia di Hang Zhou dedicata all’Immacolata Concezione, costruita da padre Martini grazie alle donazioni di due donne convertite, rappresenta un luogo di memoria viva del grande gesuita, che condivideva lo stesso approccio missionario del suo confratello Matteo Ricci.
Martino Martini nacque il 20 settembre 1614 a Trento, da una famiglia di mercanti. Nel 1632 si trasferì a Roma e il 7 ottobre, nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale, entrò nella Compagnia di Gesù. Il 22 luglio 1638, ricevette il mandato di partire per la Cina. Partì insieme altri confratelli il 19 dicembre 1641, sbarcando a Macao il 4 agosto 1642. Nei primi mesi del 1643 entrò in Cina inieme p. Giulio Aleni, viceprovinciale dei gesuiti. Dopo un anno di sosta a Nanchino, raggiunse la città di Hang Zhou. Negli anni della sua missione in Cina visitò diverse città, raggiungendo anche Pechino, capitale dell’Impero, e la Grande Muraglia. Mori a Hang Zhou il 6 giugno 1661 all’età di 47 anni. I suoi viaggi missionari gli consentirono anche di raccogliere informazioni scientifiche, specialmente riguardo alla geografia dell’Impero cinese. Grazie alla sua preparazione linguistica e culturale, analoga a quella dei suoi confratelli  – da  Matteo Ricci, a Michele Ruggieri, a Giulio Aleni – , p. Martini fu il primo compilatore di una grammatica cinese in stile occidentale, e il primo geografo europeo a redarre opere geografiche e cartografiche (la più nota della quali, intitolata Novus Atlas Sinensis, risale al 1655) basandosi sulla conoscenza del territorio della Cina. Anche la sua familiarità con le  modalità espressive tipiche del Barocco ne hanno fatto un promotore apprezzato e originale del dialogo tre la cultura europea e quella cinese. (NZ) (Agenzia Fides 13/6/2018).

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