500 anni dal pellegrinaggio di Ignazio a Gerusalemme

«Il primo settembre 1523, Ignazio e i suoi compagni pellegrini sbarcarono al porto di Jaffa. Per Ignazio questo era il compimento di una speranza che aveva messo radici in lui fin dalla sua conversione. Innamorato di Gesù Cristo, come poteva non visitare il luogo dove è nato, i luoghi dove ha vissuto il suo ministero, il luogo con il mistero pasquale si è compiuto?»: inizia così il post che padre Josef Mario Briffa, del Pontificia Istituto Biblico di Gerusalemme, ha scritto il primo settembre. Il gesuita tiene un diario sul pellegrinaggio che il fondatore della Compagnia fece a Gerusalemme 500 anni fa. Accompagnandolo con le foto dei luoghi. «Ignazio chiese “la conoscenza interiore del Signore, che per me diventa uomo, affinché io possa amarlo e seguirlo” (Esercizi spirituali no. 104). Voleva percorrere le stesse strade che ha percorso, vedere gli stessi luoghi che ha visto, toccare dove si è compiuta la nostra salvezza, per avvicinarsi sempre di più a lui. Nei suoi primi anni dopo la sua conversione, ha preso questo alla lettera», scrive padre Briffa.