Africa. Primi laureati tra i rifugiati
Dopo anni di programmazione e duro lavoro in condizioni difficili, il primo gruppo di 48 rifugiati, sostenuti agli studi universitari dal Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS), si è appena laureato. I rifugiati laureati hanno partecipato all’innovativo corso di studi umanistici online organizzato dal JRS e dalla Jesuit Commons Higher Education at the Margins. La prima cerimonia di laurea si è svolta ieri nel campo profughi di Kakuma, in Kenya, dove 25 rifugiati hanno ricevuto i loro diplomi riconosciuti dalla Regis University di Denver del Colorado. La seconda si è tenuta nel campo di Dzaleka, in Malawi, per altri 23 studenti. “Questo è un momento incredibile per questi rifugiati, per le loro famiglie e le loro comunità. Dopo essere stati costretti a fuggire in cerca di sicurezza, riparo, cibo e lavoro, l’università sembrava un’aspirazione irrealizzabile. È un viaggio dalla sopravvivenza alla rinascita, una trasformazione nella vita dei rifugiati e delle loro comunità. In mezzo alla guerra e all’instabilità, l’istruzione offre ai rifugiati il nutrimento intellettuale per ricostruire la loro vita. Non solo il programma prepara professionalmente i partecipanti, ma ha un impatto su intere comunità”, commenta Peter Balleis SJ, direttore internazionale del JRS. L’iniziativa dei gesuiti, Higher Education at the Margins, offre ai rifugiati l’opportunità di ampliare i propri orizzonti e di aiutare le loro comunità. Combina il meglio delle nuove tecnologie con l’approccio pedagogico ignaziano tipico della Compagnia di Gesù, che valorizza l’apprendimento attraverso l’esperienza, la riflessione e la valutazione, l’azione e il servizio.