“Da Pamplona a Roma”: 100 giovani in cammino
Saranno un centinaio i giovani che prenderanno parte domenica 30 maggio all’incontro “Da Pamplona a Roma, sui passi di Sant’Ignazio”, promosso dai gesuiti di Italia, Malta, Albania e Romania per l’Anno Ignaziano, apertosi il 20 maggio 2021.
In arrivo da varie regioni d’Italia, insieme ad un nutrito gruppo di romani, i ragazzi, rappresentanti delle diverse realtà ignaziane – dalla cappella universitaria de La Sapienza, a Pietre Vive, Lega Missionaria Studenti, MEG, gruppi legati a Villapizzone e San Fedele di Milano, studenti o ex-studenti delle scuole – vivranno, in quattro gruppi, domenica 30 maggio una giornata intensa ritmata da cinque esperienze legate alla vita di Ignazio:
“Pamplona – ripartire dalle ferite” con l’ascolto della testimonianza di vita di un rifugiato per interrogarsi sul proprio modo di affrontare le ferite e su come il Signore sia all’opera per ricostruire un avvenire migliore.
“Loyola – riconoscere gli spiriti”. Con un approfondimento sulle regole del discernimento degli spiriti e un tempo di condivisione.
“Monserrat – incontro con un povero” a partire dall’esperienza di un operatore della Caritas di Roma per interrogarsi su come l’incontro con persone sofferenti o marginali possa cambiare il modo di vedere la vita e di relazionarsi con Dio.
“Manresa – contemplare”, esperienza di contemplazione urbana, seguita da una conversazione spirituale, per riconoscere che a volte basta fermarsi, spegnere il telefono e darsi del tempo per incontrare Dio, perché sorga in noi la preghiera. Una preghiera “nella vita” complementare e non alternativa alla preghiera con la Parola.
Infine “Roma – aprirsi al mondo”: è l’incontro col Padre Generale per presentare i propri suggerimenti sul modo migliore di accompagnare i giovani nei loro cammini di vita, e chiedere suggerimenti sulla propria ricerca di familiarità con Dio e di orientamento nelle scelte di vita.
La giornata si concluderà alle 17.00 con la celebrazione eucaristica presso la Chiesa di Sant’Ignazio.
“Quello che è successo ad Ignazio, può accadere a ciascuno di noi” sottolinea il coordinatore per l’Anno Ignaziano, p. Marco Colò. “L’incontro con i giovani, fortemente voluto da p. Sosa, vuole essere segno del nostro impegno a camminare con loro, per accompagnarli nella costruzione del loro futuro e della loro familiarità con Dio”, uno dei quattro impegni prioritari presi dai gesuiti a livello mondiale, insieme alla cura del creato, all’accompagnamento dei poveri e alla formazione al discernimento nel cammino verso Dio.