Card. Pizzaballa ai giovani pellegrini in Terra Santa: “Farsi prossimi”
Si è svolto a fine marzo presso il Centro Sportivo Schuster di Milano il tradizionale ritrovo dei pellegrini in Terra Santa degli ultimi anni promosso dall’equipe di gesuiti e laici che vi organizzano le proposte per giovani e adulti.
“L’obiettivo di questi incontri” spiega p. Francesco Cavallini “di potersi rivedere con le persone con le quali si è vissuta un’esperienza così significativa e coinvolgente e al tempo stesso di vivere un momento di formazione sia spirituale che biblico, connesso all’attualità considerando in particolare la situazione in Terra Santa. Infine generare buone idee per proposte per giovani per l’estate e per tutto l’anno a partire dalla rete di relazioni che si è costruita attraverso le diverse iniziative.
L’approfondimento circa la situazione in Terra Santa è avvenuto attraverso due interventi qualificati. La descrizione della realtà attuale da parte di Abuna Raed, parroco palestinese, che vive vicino al confine con il Libano ma ex direttore della Caritas Diocesana con vari progetti a Gaza di cui è un profondo conoscitore. E poi il prezioso intervento in presenza del famoso giornalista esperto di Medio Oriente Fulvio Scaglione, che ci ha aiutato a leggere in profondità le dinamiche che stanno stravolgendo la Terra Santa e il Medio Oriente.
Il Patriarca Pizzaballa ha inviato un videomessaggio ai giovani pellegrini. “Stiamo vivendo uno dei momenti più difficli di questi ultimi decenni. La cronaca la conoscete. Siamo stati invasi da un mare di odio, di rancore, risentimento e rifiuto dell’altro. Cosa ne sarà dopo? Sarà difficile ricostruire prospettive di fiducia, politiche. Dobbiamo come Chiesa tenere aperte le relazioni, aprire orizzonti, creare opportunità, non porre gesti che chiudono. La Pasqua apre la tomba, rimuovere le pietre, lasciare spazio alla vita e alla luce. C’è un prezzo da pagare per tutto questo. Penso sia necessario. Che non si cada nella dialettica di parte. Facciamoci prossimi, in maniera empatica. Sia Israeliani che palestinesi non si aspettano che noi risolviamo i loro problemi ma che noi gli si dica “Vi vogliamo bene”. Non è facile, ma nulla deve fermare la carità, le nostre omissioni. Restate vicini alla Terra Santa. Nelle vostre riflessioni, fate giustizia alla complessità”.
P. Federico Parise ha guidato la meditazione biblica conclusa con la celebrazione delle Messa “Delle Palme” presso il Santuario dello Sportivo secondo il rito ambrosiano. Due giorni ricchi di relazioni, convivialità, profondità, creatività, spiritualità che hanno lasciato tutti consolati e motivati ad essere sempre generativi sia nel proprio ambiente e sia pensando progetti comuni.