Con il Papa la celebrazione per Ignazio e Francesco Saverio
Il 12 marzo è il 400° anniversario della canonizzazione di Sant’Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio. Tra gli eventi dell’anno ignaziano in corso, questo è certamente il momento più “festivo”. E per sottolinearne l’importanza, lo stesso papa Francesco ha presieduto l’Eucaristia nella chiesa del Gesù a Roma. A causa di restrizioni sanitarie, gli inviti sono stati limitati, ma tutti hanno potuto seguire la messa, in diretta su: ignatius500.global/live
Qui l’omelia del Papa
Il Centro Astalli è stato presente alla Messa: dieci donne rifugiate di varie nazionalità, accolte al Centro Astalli hanno partecipato alla liturgia. A loro sono state affidate intenzioni di preghiera pronunciate nella loro lingua. Alla fine della messa alcune di loro hanno offerto al Santo Padre una borsa di tela africana, cucita durante i mesi più duri della pandemia, per loro simbolo di pace, e il libro fotografico “Volti al futuro” con i ritratti e i pensieri dei rifugiati accolti al Centro Astalli. P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli ha sottolineato come “la presenza delle donne rifugiate in questo giorno così significativo per l’intera Compagnia di Gesù è segno importante. È una presenza che ci parla di pace”.
Qui il servizio di Vaticanews
Il padre Arturo Sosa, Superiore Generale, ha diffuso questo messaggio sul significato e l’importanza di questo anniversario: «Facciamo questa tappa nel cammino dell’Anno Ignaziano per confermarci nella possibilità di una vita santa. Ricordando, quattrocento anni dopo, il riconoscimento fatto dalla Chiesa della santità di cinque persone così diverse come Ignazio di Loyola, Teresa di Gesù, Filippo Neri, Isidoro l’Agricoltore e Francesco Saverio ci incoraggia, senza dubbio, a continuare il percorso di conversione proposta per quest’anno. Questa celebrazione all’inizio della Quaresima 2022, ancora presenti le conseguenza della pandemia di Covid-19 e mentre chiediamo che le armi siano messe a tacere per aprire spazi di dialogo che portino alla riconciliazione, alla giustizia e alla pace, mira ad aiutarci ad approfondire l’incontro con Gesù Cristo, per continuare il cammino insieme a tutto il Popolo di Dio verso la vita santa alla quale il Signore stesso ci invita e ci accompagnano la Vergine Maria e i santi e le sante che ci precedono lungo il cammino.»
Nei prossimi giorni, gli articoli sul sito web della Curia Generalizia e i social media forniranno informazioni sul processo e sul significato delle canonizzazioni, sul fatto storico che il 12 marzo 1622, cinque grandi figure della Chiesa furono canonizzate allo stesso tempo: Ignazio e Francesco Saverio, ma anche Teresa di Gesù, Filippo Neri e Isidoro l’Agricoltore.
