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Gli auguri a “don Matteo”, nuovo presidente della Cei

“Vorrei esprimere anche a nome dei miei confratelli un cordiale grazie al card. Bassetti per l’impegno profuso negli anni scorsi a favore della Chiesa italiana e un caloroso augurio a don Matteo per questo suo nuovo servizio”. Lo scrive in una nota padre Roberto Del Riccio, provinciale della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù (Italia, Malta, Albania e Romania) “perché possa viverlo con l’umanità e la carità con cui lo abbiamo conosciuto in questi anni come sacerdote e pastore”, alla luce della nomina come nuovo presidente della Cei.
Del Riccio aggiunge che “è nostro vivo desiderio porci al servizio delle Chiese in Italia contribuendo al cammino sinodale volto a costruire come ha evidenziato Zuppi stesso ‘una Chiesa che parla a tutti e vuole raggiungere il cuore di tutti’”. “La Provincia si mette a disposizione in particolare per sostenere percorsi di discernimento, accompagnare le dinamiche di ascolto in cui si impara gli uni dagli altri, offrire degli strumenti di lettura e orientamento nella realtà alla luce della fede, per una Chiesa trasparente e credibile, capace di ascoltare e accompagnare il protagonismo di giovani, di tante laiche e laici, di coloro che occupano una posizione marginale nella Chiesa o nella società”.

Padre Camillo Ripamonti e il cardinale Matteo Zuppi

Anche il Centro Astalli, Servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia, ha rivolto i migliori auguri per il nuovo incarico al cardinale Matteo Zuppi. “Ancora una volta il Santo Padre dà un segno chiaro nella direzione di una Chiesa che sia sempre più vicina agli ultimi, a chi vive ai margini, sempre più ‘ospedale da campo’”.

P. Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli: “Il nostro grazie più sincero a S. Em. Cardinal Bassetti che mai ha fatto mancare sostegno e vicinanza a richiedenti asilo e rifugiati che accompagniamo. In questi anni si è fatto pastore instancabile di una chiesa pronta ad ascoltare il grido di aiuto di chi fugge dai mali del mondo, indicando la strada verso la costruzione di comunità cristiane aperte, solidali, inclusive e per questo costruttrici di pace. L’augurio dal Centro Astalli a Matteo Zuppi, si fonda su una consolidata amicizia e su una rinnovata disponibilità a collaborare per il bene dei migranti che arrivano in Italia in fuga da guerre, persecuzioni e gravi violazioni dei diritti umani.

Le sfide sono molte e complesse ma la strada che porta a “un noi sempre più grande”, è meno faticosa se percorsa insieme”.

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