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Noviziato, momenti che regalano “profondità e gratitudine”

Le preferenze apostoliche universali dei gesuiti

Un mese di Esercizi Spirituali, il primo, principale e più importante esperimento per i novizi del primo anno.

“Un mese di preghiera, cammino di conoscenza del Signore, rilettura della propria vita personale” spiega P. Agostino Caletti, maestro dei novizi. La giornata tipo prevede la sveglia alle 7, le lodi e a seguire tempi di meditazione personale. Alle 12:15 la condivisione di punti comuni per la meditazione. Nel pomeriggio alle 16 istruzioni su temi attinenti gli esercizi, dal discernimento ai tipi di preghiera, poi un tempo ancora di meditazione personale. Alle 18:30 l’eucarestia. Alle 20:30 riflessioni comuni per la meditazione. Un’esperienza svoltasi quest’anno dal 16 gennaio al 16 febbraio. Dieci i novizi che vi hanno preso parte: Urban, Marco G., Lorenzo, Stefano, Giovanni B., Aleksandar, Filippo, Giovanni LG., Boštjan, Marco M. “Un tempo di grande ricchezza” spiega Stefano. “Stiamo tornati rinnovati dall’incontro con una presenza che in queste cinque settimane abbiamo avuto il privilegio di poter ascoltare senza distrazioni. Ognuno di noi è giunto a questo momento con desideri e preoccupazioni differenti. Ciascuno ha vissuto un proprio itinerario interiore, caratterizzato da gioie e difficoltà. Tutti però abbiamo beneficiato dell’incondizionato amore del Signore, che, sempre rispettando le nostre specificità, ha desiderato lasciarsi incontrare da noi. Un Dio che ci ha chiamato per nome, guidandoci per il tortuoso itinerario che gli esercizi propongono, sempre tenendoci per mano. Se personale e non suscettibile di confronti è la relazione con Dio, è allora indubbio che altrettanto specifici saranno i frutti di tale esperienza, che ciascuno di noi dovrà saper custodire e coltivare con pazienza ed impegno. Si prosegue, forti di una dolce certezza, pieni di una sincera gratitudine e di un’intimità più profonda con quel Dio che, con più coraggio di prima, desideriamo chiamare Padre”.

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