Pietre Vive: in 200 a Roma per l’incontro internazionale
Duecento i giovani venuti da tutta Europa e anche dall’America, a Roma per vivere insieme l’esperienza di “for-giving joy”, gioia che perdona, al cuore del giubileo, per il tradizionale campo internazionale di formazione delle Pietre Vive.
Nel primo weekend di maggio, l’esperienza ha preso il via con un momento di adorazione nel mausoleo di Santa Costanza e di riconciliazione nei prati di Sant’Agnese. Un vero e proprio pellegrinaggio, ha portato poi i partecipanti dalla basilica di San Pietro a quella di San Paolo, camminando sulle rive del Tevere, per varcare tutti insieme la Porta Santa. Tra i martiri di Santo Stefano Rotondo ha ricordato che il servizio è appunto “martyria”, perché parlare del tempio significa testimoniare Cristo.
Passando per momenti di festa e di condivisione, di formazione e di preghiera, l’esperienza ha rinnovato in tutti la consapevolezza di essere – come Pietro e Paolo – peccatori perdonati, pietre vive per l’edificazione della Chiesa, perché è il perdono la pietra su cui essa si fonda.
Il 13 maggio dalle 18:30 alle 19 su Radio In Blu e dalle 19:30 alle 20 su TV2000 sarà offerto un approfondimento sulla realtà delle Pietre Vive, una comunione di comunità giovanili nate nel 2003 nella cattedrale di Francoforte per annunciare Gesù Cristo, Bellezza della Chiesa, a coloro che guardano le bellezze delle chiese. Attraverso l’accoglienza, la preghiera e le visite guidate gratuite le “Pietre Vive”, centinaia di giovani dai 18 ai 35 anni provenienti da 40 diverse città europee, americane e alcuni anche da Instanbul, annunciano il Vangelo come quel “Invisibile nel visibile” che l’arte rivela. Esse fanno sperimentare lo spazio sacro cristiano come luogo dell’incontro con Dio.
