Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Preghiera Al pozzo di Sichar, percorsi di Esercizi Spirituali
Preghiera

Al pozzo di Sichar, percorsi di Esercizi Spirituali

Al Pozzo di Sichar, alle porte della festa del lavoro (dal 28 al 30 aprile), come Opera Esercizi Spirituali di Cagliari abbiamo tenuto il IV e ultimo incontro dell’anno del cammino in stile esercizi spirituali per persone disabili e non. Anche nei momenti più bui della pandemia e nel rispetto dei rigidi limiti imposti dalle varie disposizioni normative, siamo riusciti a tener in vita gli incontri in presenza (collegati on line con i pochi che proprio non han potuto partecipare in pienezza). Pur solo dalla mattina alla sera, più volte ci è stato regalato di testimoniare che l’abbandono dell’aiuto reciproco a cercare e trovar Dio nella nostra vita non ha vinto! Per tanti luoghi e modi di servizio alla spiritualità e agli esercizi la pandemia è stata purtroppo un “muro”, che ha provocato un’interruzione dei percorsi a volte non ancora finita; per noi-Opera invece la condivisione con gli ultimi del nostro rapporto con Dio è stata, insieme agli EVO proseguiti on line, la luce ininterrotta, che ha reso visibile in presenza la comunità radunata dall’ascolto della Parola di Dio, cioè di Dio che parla nella vita.

Appena l’allentarsi della pandemia lo ha permesso, cioè dallo scorso settembre, abbiamo ripreso in weekends lunghi residenziali quest’ormai più che quarantennale tesoro di preghiera della Chiesa di Dio che è in Sardegna, raro nel panorama ignaziano: più giorni di preghiera insieme, persone normodotate e non, con una scansione esperienziale ignaziana. Seguendo come da tanto tempo quanto orchestrano gli esercizi, siamo partiti dalla lode per la presenza di Dio nella nostra vita e storia; per poi riconoscere ciò che le si è opposto e le si oppone e affidarlo alla Sua misericordia; abbiamo quindi ricercato prima di luce e poi di forza, nella comunione con Lui, per poterLo sempre più profondamente riconoscere continuare a camminare con noi, nel servizio e nell’amore del prossimo, ritornando all’ordinario pur difficile in cui ci chiama a trascorrere l’esistenza. Quest’anno, seguendo il Vangelo del lezionario festivo, ci ha guidato l’Evangelista Matteo.

Stavolta è venuto ad avviare il ritiro e a incoraggiarci, il venerdì 28 sera, un compagno di strada particolare: l’arcivescovo di Cagliari e Segretario generale della CEI, mons. Giuseppe Baturi. Invitato per tempo, ha accolto di cuore, incrociando la nostra agenda con i suoi impegni. Venerdì ha presieduto la celebrazione di avvio del nostro ritiro, condividendo, in ascolto del Vangelo, la sua gioia per la presenza e la crescita di un cammino a servizio di quella ricerca dell’incontro a tu per tu con Dio in tutte le cose, che è il cuore gli esercizi spirituali. Si è poi fermato a cena con noi: dopo il primo piatto, si è poi alzato dal suo posto per dare una mano a servire i vari tavoli, come è solito fare periodicamente alle mense della Suore di Madre Teresa. È modo di fare che ha “spiazzato” chi di noi si era preso la briga di scattare qualche foto di ricordo, che in quel momento aveva messo da parte la macchina fotografica per fare servizio a tavola. Di questo “stare in mezzo a noi come colui che serve” del nostro pastore è perciò rimasta traccia fotografica solo nelle maniche ancora rimboccate, con cui l’arcivescovo è ritratto con noi dalla foto di gruppo finale! Come nei primi secoli all’ascolto della proclamazione degli eventi di Gesù e degli apostoli, l’unica immagine del gesto che permane nel tempo è quella custodita nel cuore di chi partecipa e testimonia.

Carlo Manunza SJ

Ultime notizie
Esplora tutte le news