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Gesuiti News Curia generale Ravasi: “Solo insieme costruiamo la bellezza dell’essere”
Curia generale Leadership

Ravasi: “Solo insieme costruiamo la bellezza dell’essere”

il card. Gianfranco Ravasi durante il corso Discerning Leadership presso la Curia Generale dei gesuiti a Roma

La sinodalità? Una naturale necessità. Ad avvalorarne l’urgenza nell’oggi è il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, intervenuto al corso in Discerning Leadership promosso dai Gesuiti, con UISG e USG dal 22 al 25 settembre a Roma.

Quattro le sottolineature proposte che affondano le radici nella Scrittura – Mosè e la scelta dei 70, il Concilio di Gerusalemme, la frammentazione della Chiesa di Corinto e il passo giovanneo “il Verbo si fece cultura” – che evidenziano quanto il bisogno di sinodalità sia un tema che riguarda tutte le epoche.

L’inedita atmosfera attuale

Nel suo intervento anche l’analisi di questo tempo “un’epoca caratterizzata dal secolarismo, dalla globalizzazione, dai fenomeni dei localismi, nazionalismi, sovranismi, non affrontabili da una singola comunità”. Ancora l’indifferenza etica condita dall’apatia che ha generato “l’apateismo, sorta di nebula in cui i valori morali sono del tutto dissolti”. La nuova rete della comunicazione poi e l’economia gobale, i tentativi del nuovo umanesimo e post umanesimo. Un’atmosfera del tutto inedita: il cambiamento di un’epoca, una grande svolta in cui tutte le religioni si trovano spiazzate. “Non esiste un concetto di natura umana condiviso. Ma” ricorda “l’ontologia precede la deontologia. Il tema del gender è per questo significativo. Scienza e tecnica sono percepite come verità dominanti, con implicazioni etiche fondamentali nel campo della genetica, delle neuroscienze, fino all’intelligenza artificiale, con l’introduzione delle macchine dotate di autocoscienza”.

Rispondere alle domande etiche

“Queste domande chiedono risposta. Gli stessi scienziati le reclamano”. Ravasi cita Steve Jobs “La tecnologia da sola non basta. È il matrimonio tra la tecnologia e le arti liberali, la scienza e le discipline umanistiche a darci quel risultato che ci fa sorgere un canto nel cuore”. L’infosfera infine, la rete informatica che avvolge il globo, ha cambiato la comunicazione, i linguaggi e le relazioni. “Dobbiamo inserirci nella piazza. Ecco la sinodalità efficace non solo intraecclesiale”.

Tanti modi per conoscere: siamo sinodali

È sinodale poi lo stesso nostro modo di conoscere. “L’antropologia attuale è sinodale per due ragioni: conoscitiva. Noi conosciamo con più canali. Poi relazionale: la cultura contemporanea stessa è relazionale. Già nella bibbia la tensione dell’uomo è verso il trascendente, la terra e l’altro. Io, tu e il terzo. Pensiamo al fenomeno delle migrazioni e all’autismo spirituale.

Non siamo monadi che hanno tutto in sè, ma più vie che insieme costruiscono lo splendore dell’essere e dell’esistere”. “Nessun uomo è un’isola” conclude citando John Donne. “Ogni uomo è un pezzo del continente. Se una zolla viene portata via l’Europa ne è diminuita. Ogni morte di uomo diminiusce perchè io partecipo dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te”.

Il testo integrale dell’intervento del cardinal Ravasi

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