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Romania: gesuiti insieme in discernimento per il futuro della missione

Un momento importante di incontro per tutti i gesuiti originari della Romania o in essa presenti. L’appuntamento, oggi in corso a Cluj, ha un duplice obiettivo: portare a compimento il processo di unificazione della Provincia Euro-Mediterranea e il discernimento apostolico relativo ad una nuova opera che la Provincia vorrebbe avviare proprio in questa regione.

Il processo di unificazione è stato formalizzato già dal decreto del padre Generale del  2017 e il discernimento sulla nuova opera è giunto ad un punto di svolta nel settembre scorso. “Desideravo  riprendere insieme i due percorsi fatti negli ultimi quattro anni grazie all’accompagnamento di p. Michael Bugeja, delegato per la Romania” sottolinea il Provinciale, p Roberto Del Riccio. “È un’assemblea che desidera vivere insieme il discernimento sul futuro degli apostolati in Romania a partire dalle tre proposte già discusse a settembre: chiesa e giovani, una scuola, una equipe itinerante di gesuiti per gli Esercizi Spirituali”.

All’incontro sono presenti anche i consultori e l’assistente del padre generale Cipriano Diaz, il direttore del CIS p. Paolo Monaco e il direttore della Fondazione Gesuiti Educazione p. Jimmy Bartolo. Questa sera per l’ingresso definitivo della regione rumena nella Provincia EUM, ha avuto luogo una celebrazione presieduta dall’assistente del Generale p. Diaz. A questa giornata di discernimento e preghiera ne seguirà una di ritiro spirituale, domani 24 febbraio centrata sulla lettera del Padre Generale relativa al voto di povertà, per vivere questo momento di passaggio nella preghiera e nel ringraziamento.

I gesuiti in Romania: storia ed opere

Arrivati per la prima volta a Cluj nel 1579, i gesuiti sono presenti ininterrottamente sul territorio rumeno dal 1990, anno in cui il Padre Generale Kolvenbach consolidò l’odierna Provincia della Compagnia di Gesù in Romania intorno ad un gruppo di gesuiti superstiti del regime comunista ed invitando alcuni missionari provenienti da vari paesi, come Italia, Malta, Polonia, Belgio, Francia e Spagna.Oggi sono complessivamente 16 i gesuiti rumeni presenti nelle tre comunità del paese, Altri sono in diverse comunità d’Italia. Un gruppo abbastanza giovane e promettente. 

– A nord la comunità di Satu-Mare, attiva per la pastorale presso la parrocchia di lingua romena della Chiesa Calvaria e in campo sociale con l’Associazione Freres Romania per i ragazzi Rom. 

– A Cluj, nel centro del paese e vicino al più importante centro universitario, si trova il Centro Spirituale Manresa, aperto tutto l’anno per Esercizi Spirituali, ritiri e vari eventi per gruppi di laici e religiosi di diversa età, appartenenza etnica e confessionale. 

– Infine, a Bucarest è presente un ufficio del JRS (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati), sempre più sollecitato e coinvolto nel sostegno offerto ai migranti che arrivano. 

– Si aggiungono inoltre 6 confratelli della Provincia Ungherese, presenti a Satu-Mare presso il liceo cattolico, la parrocchia Calvaria di lingua tedesca e a Tirgu Mures con una cappellania universitaria. 

– Da annoverare infine le presenze in altri due progetti sociali di grande impatto locale: a Sighet, i padri italiani Massimo Nevola e Vitangelo Denora che da quasi vent’anni animano il Quadrifoglio Onlus portato avanti dalla Lega Missionaria, mentre a Hosman

– Il padre austriaco Georg Sporschill, che ha dato vita ad una realtà simile alle antiche riduzioni dei gesuiti, a favore di qualche centinaio di famiglie Rom, offrendo educazione ed integrazione sociale per i loro bambini.

Sulla presenza dei gesuiti in Romania ascolta anche l’intervista a p. Henryk Urban, Superiore della Missione:

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