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Torino.L’Istituto Sociale compie 130 anni

Sono passati 130 anni da quel 21 giugno 1881, quando il P. Luigi di S. Marzano SJ rilevava, da un gruppo di professori associati, una scuola privata: l’Istituto Sociale. Con questa operazione i padri gesuiti riprendevano la missione educatrice a Torino. Per l’anniversario il Collegio promuove una serie di iniziative in cui sarà impegnata l’intera comunità educante del Sociale. “Festeggiare e ricordare i 130 anni è un’occasione per guardare indietro e ringraziare per il cammino fatto” viene sottolineato in un comunicato, “ma soprattutto per guardare avanti e rinnovare l’impegno educativo, pensare insomma a nuovi percorsi”. Gli appuntamenti celebrativi avranno luogo dopo la pausa estiva, con vari momenti d’incontro a più livelli. Intanto, il 21 giugno alle ore 18.30 nella chiesa dei Santi Martiri, luogo storico della presenza dei padri gesuiti in Torino, sarà celebrata una Santa Messa di ringraziamento, a cui saranno presenti i padri cha hanno segnato la storia dell’istituto ed alcuni ex alunni che vogliono così testimoniare ciò che il Sociale ha loro offerto. E proprio un gruppo di decine di ex alunni ha voluto redigere un documento per esprimere il proprio sostegno e la perdurante vicinanza al Sociale. Nel testo si legge:“E’ certo che, se si vuole uscire dalla difficile situazione attuale, non solo legata al momento economico-sociale ma anche al dilagare dei particolarismi, all’affievolirsi delle virtù civiche e del senso dello stato, la preparazione culturale e la formazione delle nuove generazioni debbano essere il nostro principale obbiettivo. E’ quindi importante che tutti noi, attivi nel settore pubblico o privato, cerchiamo di contribuire al miglioramento della scuola pubblica, statale e paritaria. Una scuola paritaria (come quella cattolica che è seria e ben radicata) svolge un ruolo molto importante, sia direttamente, per la formazione in senso stretto che essa fornisce, sia indirettamente, sollevando il sistema pubblico dei maggiori costi che sarebbero generati dai propri studenti. E’ quindi tempo di superare steccati ideologici per concentrarci invece tutti nel garantire il miglior sistema scolastico possibile. Questo è uno dei migliori servizi che possiamo fare per il nostro Paese”.  (Il testo,  a cui si può aderire, sarà pubblicato dai quotidiani La Stampa e La Repubblica nel giorno del ‘compleanno’).

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