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Gesuiti News “Uniti nelle differenze:”: un bilancio della Congregazione Provinciale
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“Uniti nelle differenze:”: un bilancio della Congregazione Provinciale

Foto di gruppo dei padri gesuiti che hanno partecipato alla prima Congregazione Provinciale della Provincia Euro-Mediterranea

“L’esperienza di essere uniti nelle nostre differenze è il frutto più prezioso dei cinque giorni di confronto tra noi gesuiti di Albania, Italia, Malta e Romania”. Così p. Roberto del Riccio sintetizza l’esperienza della prima Congregazione Provinciale che ha visto insieme dal 17 al 21 agosto ad Ariccia 50 gesuiti dei 4 territori.

Il provinciale nella prima sessione della Congregazione ha presentato un articolato De Statu della Provincia frutto delle visite nei territori e degli incontri con i gesuiti che hanno scandito la sua agendo nei primi sei mesi di governo.

Nella seconda sessione si è illustrato la situazione economica e patrimoniale della Provincia e il frutto dei tre incontri proposti a tutti gesuiti, avvenuti via internet nei mesi di giugno e luglio 2021 sui temi della “sostenibilità apostolica” delle nostre comunità e opere. Su proposta della commissione deputata alla scelta dei postulati e il dibattito che è seguito nella terza sessione, i congregati hanno deciso di formulare delle raccomandazioni al governo piuttosto che lavorare sui postulati, ritenendo questa forma più agevole per raccogliere i tanti spunti della discussione in assemblea e nei lavori in piccoli gruppi.

Tra gli argomenti scelti, la verifica del Piano apostolico confrontandolo con le Preferenze Apostoliche Universali e la loro implementazione, il governo della Provincia attraverso la verifica degli Statuti, la promozione vocazionale a partire dalla lettera del padre generale, la formazione dei gesuiti, la vita religiosa e affettiva nelle nostre comunità, la crisi climatica. I temi sintetizzavano alcune urgenze della Provincia e gli argomenti dei postulati proposti alla Congregazione da parte di singoli gesuiti.

Per condividere in maniera più dettagliata quanto emerso dalla Congregazione, in particolare riguardo ai vari temi affrontati, il Provinciale inoltrerà a breve una lettera a tutta la Provincia.

Anche la prossima assemblea in programma dal 26 al 28 ottobre sarà un’opportunità importante per coinvolgere tutti i gesuiti che vi parteciperanno sui frutti ricevuti durante i cinque giorni di lavoro vissuti insieme.

 “Lentamente, nel percorso con cui siamo giunti alle decisioni prese” aggiunge Del Riccio “è emerso qualcosa di più essenziale delle decisioni stesse: una profonda unione di spirito, vissuta nell’accoglienza reciproca delle tante differenze che marcano le esperienze di servizio apostolico, le opinioni, le sensibilità, le appartenenze nazionali di ciascuno. Questa unione nella differenza è un dono che accogliamo con gratitudine, perché solo con essa potremo aiutare il Risorto a rimarginare le ferite del mondo”.

Leonardo Angius, 36 anni, il gesuita più giovane presente all’incontro. studente di teologia a Madrid, così racconta l’esperienza vissuta: “questi giorni mi hanno permesso di entrare nella vita complessa e nella storia di tanti processi, di scorgere come lo Spirito si è impastato con le intuizioni e le decisioni di chi c’era prima. È l’esperienza privilegiata di un corpo che cammina, vivo e fragile, che cerca di ascoltare, di comprendere, di lasciarsi provocare da un mondo e da una Chiesa che scappano a schemi e categorie antiche.  E così ascoltando, celebrando e condividendo cerca di comprendere insieme quale sia il passo successivo”. 

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