Ravenna. Pietre Vive: giovani guide testimoni di fede e cultura
L’iniziativa “Pietre vive” è approdata anche a Ravenna. Domenica 22 maggio 2011, infatti, un gruppo di giovani provenienti da diverse città d’Italia si è dedicato al servizio di guida “spirituale” in quattro dei monumenti dichiarati dall’UNESCO “patrimonio culturale dell’umanità”: Battistero Neoniano, Cappella di S. Andrea all’interno del museo arcivescovile, S. Apollinare Nuovo, S. Vitale. I giovani sono stati accolti dal delegato ai beni culturali della diocesi, monsignor Guido Marchetti, e dai suoi collaboratori. “Pietre vive” nasce dal desiderio di restituire agli spazi sacri l’originaria dignità spirituale, così come era stata pensata al tempo della loro edificazione. Si tratta di un progetto nato nel 2008 e in continuo fermento, grazie a “nuove pietre” che si vanno aggiungendo, già diffuso in altre città italiane (Roma, Napoli, Genova, Cagliari) e d’Europa (Praga, Monaco di Baviera). L’ideatore di “Pietre Vive” è il gesuita P. Jean-Paul Hernandez SJ, impegnato dal 2005 nella pastorale universitaria della diocesi di Bologna.
Il progetto è stato pensato per le diverse tipologie di visitatori che negli ultimi decenni, in numero crescente, italiani e stranieri, si interessano all’arte cristiana: tra loro ci sono devoti e tanti non credenti, semplici curiosi, interessati ad arte, storia e architettura, a volte in aperta polemica con l’operato della Chiesa. “Pietre Vive”, attraverso brevi percorsi guidati gratuiti, ridona voce alle intenzioni dell´artista e dei committenti, permettendo ai visitatori di scoprire il messaggio spirituale dell’opera. Mostrare con conoscenze storiche, senza forzature “devozionistiche”, come la fede sia la chiave di lettura più profonda e più illuminante delle forme artistiche, è una testimonianza particolarmente efficace che aiuta la riconciliazione fra fede e cultura.
