John Dardis SJ. La buona notizia viene predicata e vissuta

Cari amici,
Qui a Bruxelles abbiamo in programma la prossima assemblea generale della Conferenza dei Provinciali Europei. Si svolgerà in Polonia da domenica 16 ottobre a mercoledì 19. Gli incontri dell’Assistenza si terranno prima, il venerdì 14. E la commissione congiunta della Conferenza di Africa e Madagascar (Jesam) e della CEP si ritroverà giovedì 13. Vi prego di ricordare questi incontri nelle vostre preghiere.
Per la Conferenza studieremo un piano strategico. Qual è la nostra idea per la missione che abbiamo in Europa, come Gesuiti, negli anni a venire? E come possiamo sviluppare quest’idea e questa missione, in modo tale che la nostra formazione, e quella di coloro che lavorano con noi, possano preparare il percorso?
In questi giorni nelle letture della Messa quotidiana nel Vangelo di Luca si legge che Gesù compie la sua missione in un modo che la gente non si aspetta. Mangia insieme a pubblicani e peccatori (Lc 5, 27-31), guarisce il servo di un centurione romano (Lc 7,1-10), chiama le persone più improbabili (Lc 5, 1-11), le donne lasciano i loro ruoli tradizionali per seguirlo (Lc 8,1-3) e dichiara beati coloro che sono spesso ritenuti ai margini (Lc 6, 12-26).
Qualcosa di nuovo sta accadendo, che scuote l’immaginazione delle persone, che sfida le abitudini del Sabato (Luca 6,1-11) e non può essere nascosto, ma dovrebbe essere proclamato dai tetti delle case. Wright, esegeta del Nuovo Testamento, dice: “Gesù sta sfidando i suoi ascoltatori a rompere gli schemi tradizionali e a unirsi a lui in questa nuova strada che egli sta iniziando per primo”.
Oggi, in Europa, tutti i giorni sentiamo della crisi sull’euro e dei problemi politici e sociali. Abbiamo disperato bisogno di questo ‘qualcosa di nuovo’, questo Vangelo, questa Buona Notizia. Come cristiani, siamo in grado di cercare i segni del Regno. Dove sono, nella tua città, le persone che hanno bisogno di essere ascoltate, guarite, aiutate? Dove vedi persone marginali che stanno facendo un cammino di inclusione grazie al tuo lavoro e a quello dei tuoi compagni gesuiti? Anche se ci sono tante brutte notizia intorno a noi, possiamo essere grati. Anche se noi stessi siamo fragili e mancanti, la Buona Notizia viene predicata e vissuta.

Tuo in Cristo,
John Dardis SJ