Reggio Calabria. Il Jesuit Social Network chiede decisioni rapide e coraggiose

Dalla sua nascita, nel gennaio 2010, il movimento Reggio Non Tace ha compiuto tante piccole battaglie a fianco delle Istituzioni nella lotta alla ‘ndrangheta a Reggio Calabria. Se la Magistratura e le Forze dell’Ordine possono colpire i centri di potere ed economici, solo un risveglio delle coscienze dei cittadini può modificare in modo radicale tutte quelle aree cosiddette “grigie” in cui la ‘ndrangheta trova spazi e si infiltra nel tessuto di una città. È un doppio binario che deve rimanere collegato da quella fiducia reciproca fra istituzioni e cittadini che in questi anni a Reggio Calabria è cresciuta.
Il Jesuit Social Network Italia Onlus (www.jsn.it), rete delle attività in campo sociale della Compagnia di Gesù, presente anche a Reggio Calabria, ha sempre incoraggiato e sostenuto il Movimento Reggio Non Tace, segno di una sfida al cambiamento che parte dalla società civile. Il percorso compiuto in questi anni si trova oggi in un momento cruciale che richiede una risposta rapida e coraggiosa da parte delle istituzioni, se non si vuole far cadere nel vuoto le tante conquiste ottenute nella lotta all’illegalità e per la giustizia.
Per questo motivo il Jesuit Social Network sostiene e rilancia l’appello inviato alle Istituzioni da parte del Movimento Reggio Non Tace, per una rapida sostituzione del Procuratore Pignatone con un magistrato di altrettante capacità di essere incisivo nella lotta alla ‘ndrangheta e nel dialogo con la cittadinanza, fiduciosi che troverà la sensibilità e l’attenzione che una situazione di emergenza richiede.

Il testo della lettera inviata dal Movimento Reggio Non Tace a:Presidente della Repubblica,Presidente del Consiglio dei ministri, Ministro della Giustizia e membri del Consiglio Superiore della Magistratura è disponibile sul sito www.jsn.it