Salvador. La beatificazione di Romero apre la strada a padre Rutilio Grande
Aperta la causa di beatificazione di padre Rutilio Grande SJ, ucciso in Salvador nel 1997
«Posso annunciare che già tre mesi fa in Salvador è stata aperta la fase diocesana per la beatificazione di padre Rutilio Grande, al quale il martirio di Romero è strettamente legato». Monsignor Vincenzo Paglia, postulatore per monsignor Oscar Arnulfo Romero, una delle cause canoniche più travagliate della storia della Chiesa, ha dichiarato che Romero ha aperto una strada, non solo per Rutilio Grande, il gesuita assassinato nel 1977, ma per tutta una serie di martiri latinoamericani, spesso considerati santi in Patria e comunisti in Vaticano. Commentando il travaglio della causa di Romero – «c’era un clima di persecuzione contro un pastore che a seguito della ispirazione evangelica e del Vaticano II ha scelto di vivere in mezzo ai poveri per difenderlì.
‘Arrivavano a Roma chili di carte contro di lui, tutte in una direzione, accuse semplici: fa politica, è seguace della teologia della liberazione, ha problemi di carattere, tutte cose che hanno rafforzato i nemici sia dentro il Paese che fuori» – monsignor Paglia ha concluso: “Leggo le difficoltà della causa come il segno che il «sigillo» doveva venire da «un papa latinoamericano, e se prima erano storte le vie, Dio alla fine ha scritto giustamente che la beatificazione doveva avvenire con papa Francesco”. Monsignor Paglia ha anche osservato che le fatiche della causa hanno “influito su un cambiamento della concezione di martirio: prima martire era un credente ucciso da un non credente, per la sua fede, oggi può essere anche un credente ucciso da un altro credente, che però non vuole né pace, né giustizia, né solidarietà, condizioni senza le quali non c’è vita cristiana”.
