Il rogo della chiesa di legno

In corso una campagna per ricostruire la prima chiesa dei gesuiti in Siberia

La chiesa in legno di Bialystok, villaggio della Siberia occidentale (Russia), ha preso fuoco la notte tra il 19 al 20 aprile a causa di un cortocircuito.
La chiesa era una delle più antiche chiese cattoliche della Siberia e una delle due chiese di legno che erano riusciti a sopravvivere. La sua costruzione era iniziata nel 1908 e ci sono voluti tre anni per completarla. Dedicato a sant’Antonio di Padova, finì per essere utilizzato come magazzino dopo che il suo parroco è stato imprigionato durante la rivoluzione ottobre.
Bialystok ospita una grande comunità polacca dalla fine del XIX secolo. Nel 1938 tuttavia la maggior parte degli adulti maschi (circa 100 di essi) furono giustiziati solo per la loro nazionalità. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, nel 1991, la chiesa è stata restituita ai cattolici. Il parroco attuale è p. Krzysztof Korolczuk SJ della Provincia della Polonia Settentrionale, che opera dal 1997 in Russia, (Kirghizistan e Kazakistan). La comunità cattolica di Bialystok fa parte della parrocchia gesuita di Tomsk. Fu la prima chiesa dei gesuiti stabiliti in Siberia ed è stata aperta nel 1814. Proprio 200 anni dopo, Joseph Werth SJ, vescovo di Novosibirsk, chiese alla Compagnia di Gesù di tornare a Tomsk. La missione dei Gesuiti oggi comprende la cura della parrocchia e di una scuola cattolica.

E’ in corso una campagna per contribuire alla ricostruzione della chiesa. Per info: pma-socio@jezuici.pl