Atleti della vita, la staffetta del Centro Astalli
Valentiina e Anastacia corrono con in testa ancora il rumore delle bombe e il desiderio di tornare presto nella loro terra. Corrono insieme alle loro amiche, Rahama e Nathalie, conosciute al Centro Astalli, dove vivono.
Le ragazze corrono perché lo sanno fare, hanno talento. Lo facevano prima della guerra e l’idea di poterlo fare qui, libere dalla paura della morte è un dono inaspettato e sorprendente. Ali, Abdoul, Rami, Mohammed sono minori stranieri non accompagnati, accolti in casa famiglia. Scanzonati, allegri, gambe veloci e sorriso irresistibile. Hanno conosciuto tutti il mare, la paura di annegare, i trafficanti. Hanno avuto a che fare con la parte peggiore del mondo.
La proposta dell’ Athletica Vaticana di partecipare alla staffetta 4 per 400 di martedì 24 maggio è arrivata come una sorpresa che riempie all’improvviso una giornata di allegria e buonumore, che distoglie dalla preoccupazione del presente e allontana per un po’ il dolore.
La staffetta che i #rifugiati del Centro Astalli hanno corso è stata molto più di una gara sportiva.
Correre, ciascuno il suo pezzo, in un gioco di squadra in cui solo tutti insieme si arriva al traguardo è per ciascuno di loro una restituzione importante di dignità. Essere parte di una squadra, di un progetto comune, avere dei compagni con cui condividere è esperienza di relazione, di fiducia, di vita che genera comunità.
Chi ha assistito alla gara ha visto dei giovani correre, a volte incerti, a volte spediti, alcuni più veloci, altri meno. Ma dietro ogni falcata, dalla partenza all’arrivo, c’è la consapevolezza di chi la gara della vita l’ha già vinta, sopravvivendo alla guerra, alle persecuzioni, alle torture, al carcere illegale, ai trafficanti.
#PapaFrancesco chiama i #rifugiati artigiani di pace, maestri di speranza. Lo sono tutti. E sono anche atleti della vita, corridori di futuro, compagni verso nuova idea di solidarietà che è il dono più grande dello sport fatto insieme.
Massimo Di Marcello Athletica Vaticana#conirifugiati#ciriguarda
