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Gesuiti News Documentari.Italians doc.05/04/2011.Firenze-Stensen
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Documentari.Italians doc.05/04/2011.Firenze-Stensen

Due straordinari documentari per raccontare i cambiamenti dell’Italia di oggi
Martedì 5 aprile ore 21.00, QUI FINISCE L’ITALIA di Gilles Coton (Belgio, 2010, 85′)
Estate 1959: su invito della rivista “Successo” Pier Paolo Pasolini percorre con la sua Fiat 1100 l’intera costa della penisola, da Ventimiglia a Trieste, tra le ultime tracce del dopoguerra e una delle prime stagioni vacanziere borghesi. Nasce così “La lunga strada di sabbia”, diario di viaggio nell’Italia sospesa tra il boom economico e un passato recente, ma sempre più distante. Estate 2009: il regista belga Gilles Coton ripercorre quel viaggio, accompagnato dalla lettura del testo originale. Il risultato non è un documentario su Pasolini, ma un road movie che unisce le impressioni pasoliniane di 50 anni prima e le contraddizioni dell’Italia contemporanea: qualcosa pare immutabile, altro è fin troppo rapidamente cambiato. Tra frammenti sonori di trasmissioni televisive e radiofoniche, all’evocazione della voce di Pasolini si aggiungono quelle di altri intellettuali (Claudio Magris, Massimo Cacciari e Mario Monicelli), e di persone qualsiasi, tra cui tanti immigrati alle prese con una nuova vita nell’Italia odierna, forse i testimoni più veri dell’attualità delle riflessioni pasoliniane.

Mercoledì 6 aprile ore 21.00 (in collaborazione con il Festival dei Popoli):Ju tarramutu. Un viaggio nei territori della città più mistificata d’Italia di Paolo Pisanelli (Italia, 2010, 89′).

La notte del 6 aprile 2009 un violento terremoto ha devastato una delle più belle città italiane e il suo territorio, dotato di uno straordinario patrimonio artistico. e naturale. Dopo quella notte, L’Aquila è divenuta teatro della politica sia nazionale che internazionale. Per mesi le persone “terremotate” sono rimaste spaesate e totalmente escluse dalle scelte politiche che decidevano il loro futuro. A due anni esatti di distanza dal terribile evento, il film racconta la città più mediatizzata e mistificata d’Italia, passata dalla rassegnazione alla rivolta attraverso mille trasformazioni, intrecciando storie di persone, luoghi, cantieri, voci e risate di “sciacalli” imprenditori che hanno scatenato la protesta delle carriole, quando ormai il terremoto non faceva più notizia. “Riprendiamoci la città” hanno gridato gli abitanti dell’Aquila e si sono organizzati per spalare le macerie, dimostrando la volontà di non rassegnarsi al silenzio, anche se costretti a vivere nelle periferie di una città fantasma.

Proiezioni presso Auditorium Stensen, Viale Don Minzoni 25
Per informazioni: segreteria@stensen.org, www.stensen.org, tel. 055 576551

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