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Magis.Indigeni e gesuiti all’ONU

Tutto ha inizio lo scorso 19 aprile a New York, al 760 di United Nations Plaza. Davanti al Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite, si è svolto virtualmente il taglio del nastro del nuovo progetto MAGIS in favore dei giovani indigeni del distretto di Lohardaga, nello stato Jharkhand, in India. Ad unire due luoghi così lontani e diversi sono stati due indigeni dell’organizzazione Animation Rural Outreach Service Society (AROUSE) arrivati nella Grande Mela per partecipare alla Nona Sessione del Forum Permanente delle Nazioni Unite sui problemi degli Indigeni (UNPFII).
L’AROUSE è il partner locale del progetto, finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana, e la missione negli Usa di due dei suoi membri è servita ad allargare i confini e le conoscenze dell’organizzazione e dei suoi protagonisti. Sul tavolo della convention ONU sono state affrontate le più delicate questioni sui popoli indigeni di tutto il mondo: la promozione dei diritti umani, l’approccio alla gestione della terra e delle risorse basato sui diritti, la creazione di reti nazionali ed internazionali per sostenere la ricerca, il capacity building e l’advocacy.
«La strada è tutta in salita e la meta è davvero lontana, ma i segnali che riscontriamo ogni giorno sul terreno ci dicono che ce la faremo. Prima o poi si riuscirà a costruire una società rurale pacificata, giusta, prospera e autosufficiente», è convinto padre Thomas Barla SJ dell’AROUSE. Il progetto MAGIS va (nel suo piccolo) in questa direzione, puntando dritto verso il miglioramento della qualità di vita delle comunità rurali attraverso lo sviluppo globale della persona e la promozione della cultura e della vita comunitaria dei tribali. Un’attenzione particolare è riposta verso le nuove generazioni. Il progetto prevede infatti, di organizzare i giovani in 20 Yuva Jhankar (associazioni giovanili) per l’unità tra i popoli tribali; di responsabilizzare gli adolescenti attraverso programmi che consolidino la consapevolezza dei loro problemi, del loro potenziale, delle loro risorse; e, infine, mettere i giovani in grado di dare il loro contributo creativo allo sviluppo delle loro comunità.
L’AROUSE è stata fondata nel 1978 da Padre Peter Paul Van Nuffel SJ, preside della Saint Ignatius High School di Gumla, nello stato di Jarkhand. Come preside della scuola aveva notato che la maggior parte degli studenti si recava a scuola con abiti sporchi e stracciati e con lo stomaco vuoto. La volontà di capire le cause di tale indigenza lo spinse a incontrare gli abitanti dei villaggi e a prendere conoscenza delle incredibili condizioni economiche, sociali, culturali degli studenti tribali. Villaggio dopo villaggio si convinse sempre di più che occorreva dare una risposta concreta e organizzata. Il lavoro dell’AROUSE è cominciato nel 1978 in pochi villaggi ma si è ben presto diffuso fino ad abbracciare tre distretti (Gumla, Simdega e Loharanga). Oggi l’organizzazione può contare su 122 gruppi di lavoro che come trottole visitano costantemente i villaggi tribali percorrendo spesso strade impervie e piene di ostacoli. Due nuove motociclette saranno acquistate con i fondi del progetto per permettere loro di visitare le 20 Yuva Jhankar.

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