Napoli. Al procuratore Franco Roberti il premio Pontano per la giustizia

“Devo molto della mia formazione ai gesuiti, dai quali, assieme ai miei genitori, ho imparato l’amore per la giustizia e per il servizio”: così il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, ha commentato il Premio Pontano per la giustizia 2013, che gli è stato consegnato il 20 dicembre scorso, a Napoli.

“Il suo impegno per la giustizia e la legalità sono un riferimento importante per tutti noi perché ci indicano con chiarezza i valori che danno senso alla vita, spesa per realizzare migliori condizioni di convivenza umana, dall’altra e ci incoraggiano nel portare avanti il nostro impegno educativo”, ha scritto  il provinciale d’Italia, padre Carlo Casalone, nel messaggio di saluto letto da padre Vitangelo Denora, responsabile delle scuole dei gesuiti d’Italia. “Infatti il nostro obiettivo non è solo quello di formare persone competenti e preparate sul piano professionale, ma anche di promuovere la maturazione delle coscienze, perché divengano capaci di assumere responsabilità nel costruire una società più equa e più vivibile, con generosità e disinteresse. Il fatto che le nostre scuole siano state capaci di offrire questo tipo di formazione, come possiamo vedere negli ex alunni che, come Lei,  ne sono così validi testimoni, ci sostiene nel continuare con slancio il nostro servizio educativo”.

Durante l’incontro, con l’augurio di  mettere i loro talenti al servizio del mondo che li attende,  sono stati premiati i maturandi dell’anno 2013  e in particolare quelli che hanno riportato la votazione di 100.